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Marcia delle donne contro Trump: in piazza 3.3 milioni di persone. È la più grande protesta della storia statunitense.

Le manifestazioni si sono tenute in 500 città in tutti gli Stati Uniti, ma anche a Sydney, Roma, Parigi, Nairobi.

Donald Trump si è ufficialmente insediato alla Casa Bianca. A Washington DC un lunghissimo corteo di 500mila persone denominato “la marcia delle donne” ha sfilato per protestare contro il nuovo Presidente. Anche nelle altre città statunitensi sono stati tanti, anzi tantissimi, a scendere in piazza, tanto che si è trattato probabilmente della più grande protesta della storia degli Stati Uniti.
Secondo i dati di Jeremy Pressman, professore all'Università del Connecticut, e Erica Chenoweth, della Josef Korbel School of International Studies dell'Università di Denver, le adesioni alla marcia anti Trump sono state almeno di 3.3 milioni. Per arrivare ad un conto globale i due ricercatori hanno utilizzato i dati di Google, Facebook e Twitter, e gli articoli di cronaca con i dati locali dei dipartimenti della polizia negli Stati Uniti e nel resto del mondo. In tal modo sono arrivati a stimare che a Washington le presenze erano più di 500mila, 200mila a Denver, 250mila a Chicago, 60mila ad Atlanta, tra le 300mila e le 500mila a New York, tra le 200 e le 750mila a Los Angeles, 50mila a Philadelphia, 100mila a Madison, 60mila a St. Paul e Nashville, etc. “Anche utilizzando una stima prudente, si è trattata della più grande dimostrazione singola degli Stati Uniti” ha affermato Chenoweth, esperta di proteste politiche e resistenza civile. La manifestazione contro Trump ha superato anche quella anti-Vietnam del 1969. Anche altre numerose città come Roma, Toronto, Berlino, Città del Capo, Nairobi, Londra, Parigi, Sydney, hanno protestato contro Trump, accusato di essere “bullo, razzista e xenofobo”.

Il simbolo della protesta è stato il PussyHat, un cappello rosa lavorato all'uncinetto indossato da centinata di migliaia di manifestanti, simbolo antisessista che vuole denunciare la misoginia del neo Presidente. Tra gli slogan più gridati contro il neo Presidente eletto “Bullo, razzista, ignorante, egomaniaco, misogino, pallone gonfiato. Trump non è il mio presidente”, “La sanità è un diritto, non un privilegio”, “Siamo più forti della paura”, “Combatti come una ragazza”, “Trump, ti sopravviveremo”. Nella folla, oltre alle donne, anche tantissimi uomini, bambini e famiglie.

foto da Facebook e Instagram

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