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Bevande Light e Zero: i dolcificanti portano al rischio compensazione

Il rischio è che i consumatori eccedano nel consumo di altri alimenti con conseguenze peggiori, come obesità e diabete.

Bevande Light e Zero: i dolcificanti portano al rischio compensazione

23 Gennaio 2017

Spesso quando siamo tentati di bere bevande che riteniamo dannose per il nostro fisico, ci facciamo sedurre da parole come “Light” o “Zero”. Le percepiamo come un giusto compromesso tra il dovere e il piacere, ma bisogna prestare molta attenzione a questi tipi di bevande perché le insidie sono dietro l’angolo.


Come conferma una ricerca apparsa su "Plos One", condotta da Christopher Millett, docente di salute pubblica all’Imperial College di Londra, non vi sono presunti vantaggi nel consumo di bevande arricchite con dolcificanti artificiali come i succhi di frutta, le acque aromatizzate, il tè e i caffè pronti da bere: “Non ci sono prove che esse escludano l’aumento di peso, l’insorgenza del diabete e altri effetti a lungo termine", hanno spiegato i ricercatori. Anche se oggi è chiaro che un introito eccessivo di zuccheri semplici è responsabile dell’aumento dei tassi di obesità, del diabete di tipo due e dell’ipertensione, non significa che la soluzione sia nei dolcificanti artificiali.

Inoltre, un eccessivo consumo di bevande contenenti dolcificanti artificiali porta a galla un’altra insidia: si rischia che si inneschino meccanismi di compensazione. L’ipotesi dei ricercatori è che il consumatore, conscio di avere a che fare con alimenti a basso contenuto calorico, esageri con altri cibi ricchi di zuccheri generando una reazione a catena che porta dritti a un aumento dei tassi di obesità e di condizioni correlate.

In altre parole attenzione a consumare bevande "Light", "Zero" o i dolcificanti, se lo fate, assicuratevi di seguire un'alimentazione bilanciata e fatevi sempre consigliare da un medico o da un nutrizionista.

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