tutto news
09 Febbraio 2017
Essere una donna incinta, o semplicemente madre, non dovrebbe essere considerato un fattore discriminante. Purtroppo, però, in diverse situazioni, come ad esempio quando si cerca lavoro, donne in età fertile o incinte vengono scartate per far posto ad altre persone. Non nel caso di Martina Camuffo, 36enne veneta che, a dieci giorni della nascita della sua secondogenita ha firmato un tanto agognato contratto di lavoro. Fra cinque mesi, infatti, sarà regolarmente davanti alla sua scrivania, in un’agenzia di web design di Mestre guidata da uno dei titolari, Simone Schiavon, che ha dichiarato: “È la migliore, non ho dubbi e voglio investire su di lei: aspetteremo. A noi interessava l'obiettivo, a prescindere dalla situazione personale di Martina, volevamo proprio lei per le sue competenze e capacità". "Lasciarono a casa mia moglie incinta, non sarò come loro", ha aggiunto il titolare, dimostrando maturità e un grande cuore. La “quasi” neo mamma, ancora incredula, ha affermato: "Avevo avvisato che ero al settimo mese, la loro proposta era interessante ma immaginavo che l'opportunità sarebbe sfumata". Un esempio, per diversi motivi inaspettato, di un’Italia che funziona e che per questo dà speranza a tutti, soprattutto alle lavoratrici in cerca di un impiego.