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21 Febbraio 2017
Dopo due anni di ricerche, Dylan Minor, professore alla Kellogg School of Management, e Jason Corsello, vicepresidente di Cornerstone OnDemand, hanno scoperto che la produttività dipende dal compagno di scrivania. Per avere performance lavorative di alto livello, dunque, non basta lavorare con i migliori, ma bisogna essere a stretto contatto con loro, spiegano sull’Harvard Business Review, dove è stato pubblicato il report. Chi ci sta accanto, infatti, ha una grande influenza sul nostro modo di produrre e, di conseguenza, sul risultato finale. Ovviamente anche altri fattori, come concentrazione, qualità delle loro performance e conformazione del luogo di lavoro sono rilevanti, ma ciò che potrebbe fare la differenza sono propri i colleghi. Minor e Corsello hanno preso in esame 2000 impiegati della stessa azienda localizzati in diversi uffici, e hanno notato che accostando un lavoratore nella media a uno più produttivo, il primo diventava più veloce aumentando la propria produttività di almeno il 10%. Alla luce di questa rivelazione, la scelta del compagno di scrivania d’ora in poi sarà molto meno casuale di quanto lo è adesso. Un po’ come accadeva alle scuole elementari quando la maestra decideva il vicino di banco più adatto, ora invece la valutazione spetta solo ed esclusivamente a noi.