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27 Febbraio 2017
"Fabo è morto alle 11.40. Ha scelto di andarsene rispettando le regole di un Paese che non è il suo". Marco Cappato, dell'associazione Luca Coscioni, ha annunciato in un tweet la morte di Dj Fabo (Fabiano Antoniani), il dj cieco e tetraplegico che ha scelto una clinica svizzera per mettere fine alle sue sofferenze. L'uomo, che combatteva con questa malattia dal 2014 quando era stato vittima di un terribile incidente stradale, è stato per giorni al centro delle cronache. Più volte dal suo letto di ospedale aveva lanciato gridi d’aiuto alle istituzioni italiane. Solo qualche settimana fa, per esempio, ha “preso in prestito” la voce della fidanzata per mandare un messaggio al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel quale chiedeva con urgenza una regolamentazione sull’eutanasia.
“Sono finalmente arrivato in Svizzera e ci sono arrivato, purtroppo, con le mie forze e non con l'aiuto del mio Stato”, aveva fatto sapere via social l’Associazione Coscioni. Era in programma per oggi l’ultima visita medica e psicologica nell’istituto elvetico per confermare la sua volontà e procedere con il suicidio assistito. Come annunciato da Cappato poco fa, è stata rispettata la sua volontà, ma non in Italia. Il nostro Paese, infatti, è uno dei pochi stati europei che non ha ancora una regolamentazione in materia di eutanasia. Sono in molti a essersi schierati a fianco del dj e tra questi c’è anche Roberto Saviano, che in un post su Facebook ha scritto: “Ancora una volta il Parlamento italiano dimostra di non essere all'altezza dei suoi compiti. Siamo con Fabo, che ha scelto di scegliere ed è giunto in Svizzera con il sostegno di Marco Cappato”. Cappato, inoltre, ora rischierebbe fino a 12 anni di carcere come ha affermato a Sky Tg24 Filomena Gallo, segretario dell'associazione.
Photo credits: Twitter