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03 Marzo 2017
Il nome dell’ufficio è Fundbüro, “ufficio oggetti smarriti” in tedesco, e si trova vicino a Bahnhofstrasse, una delle vie dello shopping più cara ed esclusiva al mondo, nella vecchia biglietteria di Werdmühleplatz, Zurigo.
Il pubblico può recarsi in questo ufficio per denunciare la scomparsa di beni immateriali che una volta erano presenti nelle loro vite. Non si avrà la tipica impressione di ufficio pubblico di oggetti smarriti. Non ci sarà un magazzino pieno di scaffali con oggetti persi come cellulari, zaini o fotocamere. Qui ci si recherà nella speranza di ritrovare tutte quelle cose intangibili che non possono essere semplicemente acquistate: sentimenti, emozioni, sensazioni o stati d’animo che, se presenti, possono allietare la vita. Ci sono già dei fortunati che hanno ritrovato quello che andavano cercando. Alcuni affermano di aver ritrovato la fiducia in sè, altri invece più semplicemente “una mezza giornata di tempo” negli affanni della quotidianità. C’è anche un sito online per chi non ha voglia o non riesce a recarsi fisicamente nell’ufficio. Una volta entrati sul portale si dovrà compilare un modulo con domande del tipo “cosa ha perso?” o “dove lo ha trovato?”.
Dietro alla realizzazione di un tale ufficio ci sono le menti del manager culturale Patrick Bolle e della giornalista Andrea Keller. Il fine ultimo dei due è quello di far meditare le persone su tutti quei “beni” che non possono essere materializzati o quantificati, ma che comunque hanno un valore importantissimo per poter vivere bene la propria vita. Il risultato non è garantito, ovviamente il tutto dipende dal soggetto, che per essere facilitato nella sua ricerca, può entrare in contatto con altri nella sua condizione che si sono rivolti all’ufficio. I due creatori del progetto sperano inoltre di realizzare un libro con le testimonianze di chi ha partecipato all’iniziativa per dare la possibilità a chi ne ha bisogno di ritrovare quei valori o sentimenti importanti che caratterizzano il nostro vivere.
Foto da pexels.com