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09 Marzo 2017
Ulteriori rincari in arrivo per le sigarette, in un periodo che si dimostra sempre più difficile per i fumatori. Questa volta l'aumento di prezzo previsto, che dovrebbe andare dai dieci ai venti centesimi, potrebbe essere causato dalla cosiddetta “flat tax” (l'onere fiscale minimo). Questa tassa è attualmente di 170,54 euro al kg, ma il governo sarebbe pronto ad incrementarla di cinque euro. L'ipotesi arriva dal Ministero dell’Economia e delle Finanze, e fa parte di una manovra correttiva portata avanti dal governo, che dovrebbe vedere la luce intorno ai primi del prossimo aprile. Lo scopo della manovra, ancora una volta, è quello di rimpinguare le casse di uno Stato che continua a vivere una situazione economica difficile. I fumatori, in questi casi, sono i “bersagli” preferiti in quanto la condanna al fumo, fortemente nocivo, è trasversale ed è dunque ritenuto più accettabile reperire denaro dal mondo dei fumatori che altrove.
Il decreto che esprime il riordino delle accise sui tabacchi è il 188/2014, che attua la delega fiscale che permette al Ministero di intervenire sulle tasse sui tabacchi, consentendone un aumento fino ad un massimo di cinque euro al kg su base annua. Nel giro di pochi anni, insomma, le sigarette saranno sempre meno alla portata di tutti, per un prodotto tanto dannoso quanto desiderato dai consumatori.
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