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Deriso in palestra perché autistico: studia legge da autodidatta, fa causa e la vince

“Quando si discrimina qualcuno per la propria disabilità mentale non si pensa mai che quella persona potrebbe ricorrere alla legge e addirittura vincere la causa” ha detto il ragazzo.

Ketan Aggarwal ha 30 anni e vive a Londra. Per tenersi in forma frequenta una palestra, la Virgin Active, ma qui è iniziato il suo calvario. Ketan è autistico e il suo istruttore di fitness lo chiamava continuamente “stupido”. L'uomo, stanco delle continue vessazioni, non si è dato per vinto e anzi ha iniziato a studiare legge da solo, imparando numerosi decreti e tecniche giurisprudenziali, al punto che ha fatto causa alla sua palestra e, difendendosi da solo, l'ha vinta.

Ketan ha avuto diritto ad un risarcimento di 1.390 sterline più le scuse formali di tutto lo staff della palestra. L'istruttore che lo maltrattava, inoltre, è stato licenziato “Quando si discrimina qualcuno per la propria disabilità mentale non si pensa mai che quella persona potrebbe ricorrere alla legge e addirittura vincere la causa. Per me non è mai stata una questione di soldi, è stato meraviglioso vincere" ha affermato.

Il casus belli è avvenuto durante una lezione si spinning che stava frequentando Ketan: l'uomo ha detto all'istruttore che la musica era troppo lenta e il personal trainer è andato su di giri e a sbraitare contro il 30enne. Da lì in poi ha iniziato a chiamarlo “stupido”. “Mi ha chiamato 'stupido'. Chiamare qualcuno con una disabilità mentale 'stupido' è come deridere un ragazzo su una sedia a rotelle” ha detto Ketan. “Se fossi stato così stupido non avrei concluso con successo la causa. Ci sono voluti due anni e del duro lavoro, non sono un avvocato, ho dovuto studiare. Ho vissuto in biblioteca e ho scaricato del materiale da internet. Ma ne è vlasa la pena. Non tanto per i soldi, ma per principio” ha concluso.

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