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31 Marzo 2017
Inutile negarlo, tutti abbiamo fantasie erotiche. Non ha importanza se avvengano consciamente o inconsciamente, sono dei mezzi con cui l'uomo, in senso lato, si autoerotizza mentalmente, generando uno stimolo dal punto di vista sessuale. Non bisogna vergognarsi, anzi, fantasticare è lecito, e fa bene alla salute: viene stimolata la creatività, si risveglia il desiderio e si agevolano vari aspetti del rapporto sessuale.
L'argomento però è ancora un tabù nella società e sebbene tutti facciano fantasie sessuali, in molti se ne vergognano. Le fantasie sono patrimonio sia di uomini che donne, non c'è distinzione, ovviamente però le fantasie variano da uomo a donna. I due generi vivono agli antipodi quando si parla di sesso: agli uomini piace ad esempio fantasticare su rapporti con sconosciute, poichè il desiderio maschile si basa principalmente su uno stimolo per immagini che si concentra su caratteristiche fisiche e genitali. Le donne preferiscono invece che il partner della fantasia sia una persona con cui abbiano già un legame emotivo, inoltre le fantasie più ricorrenti nella mente femminile consistono in rapporti in luoghi pubblici, con il rischio di essere scoperte, oppure di essere dominate, subire una violenza sessuale o ancora lasciarsi andare con uno sconosciuto. I maschietti invece fanno pensieri diversi: rapporti anali, sesso con più persone, voyeurismo o sottomissione sono tra le immagini più vietate e proprio per tale ragione più eccitanti e ricorrenti.
In generale le fantasie non devono creare preoccupazioni, anche se in certi casi possono aiutare a rivelare orientamenti repressi. Quando i pensieri iniziano ad essere ossessivi e ripetitivi possono essere indice di disagi emotivi, in questo caso conviene sentire un esperto per scoprire e vivere al meglio la propria sessualità.