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Strategie per superare la crisi economica? Aprire un sexy shop automatizzato

Una donna ha aperto il primo sexy shop automatizzato del Veneto, "per assicurare un futuro ai figli".

Superare la crisi? Amelia apre un sexy shop automatizzato

06 Aprile 2017

Tempo di crisi, e quando la difficoltà incombe bisogna rimboccarsi le maniche e trovare qualcosa che possa fruttare un po’ di guadagno. È quello che ha fatto Amelia, donna di 58 anni che, per poter aiutare i propri figli, ha deciso di aprire un sexy shop a Padova, in via Piovese. Il negozio, che si chiama Il Vizietto, non è un sexy shop “classico”, bensì automatizzato. Questo garantisce una maggiore riservatezza al cliente, che può entrare in tranquillità e scegliere i prodotti ritirandoli autonomamente. Si tratta del primo sexy shop del genere in Veneto.

In realtà Amelia aveva inizialmente provato ad aprire un normale sexy shop, con tanto di bancone e venditore in loco, ma non è stato semplice come credeva: «Inizialmente tutto facile, le difficoltà sono arrivate quando abbiamo cercato il negozio: sei mesi per trovarlo, perché nessuno voleva affittarcelo temendo chissà quali ricadute sul condominio – spiega la madre 58enne - Il mio socio ha un pubblico esercizio. Siamo amici da sempre e qualche tempo fa abbiamo cercato un'attività che ci consentisse di investire i nostri risparmi senza grossi rischi, per assicurare un futuro ai nostri figli».

L’opportunità è arrivata quando i due sono andati a Bologna per la Fiera del Franchising. Qui hanno trovato lo stand di una catena di distributori, Il Vizietto appunto, sul mercato da circa 6 anni. Con un investimento di circa 80 mila euro la donna ha ottenuto l’arredamento del negozio, distributori automatici con la merce e tv a circuito chiuso che rimuovono le immagini qualora non ci siano effrazioni. Il tutto con aria condizionata e profumatori d’ambiente. Inoltre l’ingresso è vietato ai minori di 18 anni per cui si entra solo facendo strisciare la tessera sanitaria o il codice fiscale. E se si sbaglia la selezione del prodotto, come spiega Amalia, «basta chiamare il cellulare indicato sugli avvisi, ricevere il codice della cassaforte interna e depositare l'articolo. Noi poi verifichiamo che la confezione sia intatta e quindi lasciamo al suo posto i soldi, fornendo una nuova combinazione per ritirarli».

 

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