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06 Aprile 2017
Non accennano a placarsi le polemiche scatenate da Flavio Briatore, reo di aver pronunciato una frase che sembra un vero e proprio sfottò nei confronti di molti italiani: “Io non so come uno possa vivere con 1.300 euro al mese sinceramente” ha affermato durante un'intervista durante il programma Carta Bianca, condotto da Bianca Berlinguer. Mentre si trovava a Montecarlo, dove risiede, Briatore si è poi scagliato contro i giovani, che, a suo parere, sono dei “mammoni” e non “escono di casa”: “È ridicolo parlare del sacrificio di andare fuori casa: ma cosa vuole dire? Che vorrebbero andare a mangiare gli spaghetti con la nonna e la mamma tutte le domeniche? Quando sento che è così difficile essere lontano da casa per un ragazzo di 25 anni penso che sia incredibile. Negli Stati Uniti i ragazzi a 16-17 anni lasciano le famiglie e cercano di trovare una strada loro”.
Come era facile prevedere, il web si è scatenato e in poco tempo i topic come #Briatore e #CartaBianca sono diventati virali. In tantissimi si sono detti indignati dalle frasi pronunciate dall'imprenditore, visto tra l'altro che gli stipendi medi italiani sono tra i più poveri in Europa, e arrivare a 1.300€, per molti, sarebbe già un grande traguardo.
Stando alle statistiche del Global 50 Remuneration Planning della Willis Towert Watson infatti non solo gli italiani hanno stipendi bassi se confrontati con i colleghi europei, ma hanno anche un potere d'acquisto limitato per via del costo della vita nel Belpaese. Se si analizzano i dati degli stipendi lordi delle prime 20 economie in Europa (fonte Middle Managers ed Entry Level), gli italiani sono al 14° posto, che diventa 17° se si calcola il salario in base al potere d'acquisto. “Nei paesi come l'Italia, caratterizzata da un'imposizione fiscale di tipo progressivo, i livello retributivi reali sono più bassi rispetto agli altri paesi all'aumentare di carriere e retribuzioni” afferma Rodolfo Monni, della Willis Towers Watson.