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Pasqua vegana? Diminuiscono le prenotazioni di carne

La richiesta di carne è diminuita del 20/30%, aumentano i piatti vegani: scontro allevatori-animalisti.

Pasqua vegana? Diminuiscono le prenotazioni di carne,

10 Aprile 2017

Potrebbe essere una Pasqua diversa dalle altre, almeno per quanto riguarda le abitudini culinarie: secondo i dati della Fida-Confcommercio le prenotazioni della carne tipicamente pasquale sono calate del 20/30 per cento.

Molti famosi chef stanno proponendo dei piatti alternativi a quelli tradizionali: un esempio è quello di Elena dal Forno che ha creato “Una colomba vegana oltre a dei ravioli di rape rosse ripieni di formaggio di noci di macadamia al rosmarino.

Per difendere la categoria degli allevatori è sceso in campo Giorgio Apostoli, responsabile del settore allevamenti della Coldiretti, dichiarando che circa 800 mila agnelli vengono consumati dagli italiani durante le festività pasquali e la domanda continua ad essere elevata. La maggior parte delle greggi italiane sarebbero allevate per produrre il latte dal quale si ricavano i formaggi: “Per fare latte, bisogna ingravidare le pecore e ci servono arieti. E basta un ariete per 40 pecore. Ecco perché gli agnelli maschi in gran parte li cediamo al mercato e finiscono nei macelli.” Apostoli si difende dagli attacchi animalisti concludendo: “Potremmo anche non cederli più ma allevarli ci costerebbe un occhio e dovremmo poi vendere i formaggi a prezzi stellari. È un discorso economico, non siamo gente senza cuore...

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