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Il problema dei rifiuti? Lo risolvono i vermi, mangiando la plastica

Verso una possibile svolta nello smaltimento dei rifiuti: scoperti in Spagna i vermi mangia-polietilene.

Il problema dei rifiuti? Lo risolvono i vermi, mangiando la plastica

26 Aprile 2017

Da oggi in poi, il problema dei rifiuti che invadono le nostre discariche potrà essere risolto grazie a una strabiliante scoperta scientifica: l’esistenza di un verme in grado di divorare la plastica. Si tratta infatti del comunissimo verme della cera, già usato come esca dai pescatori e famoso anche perché ghiotto di nidi d’ape.

Ad annunciare la novità è Francesca Bertocchini, scienziata all’Istituto di Biomedicina e Biotecnologia della Cantabria in Spagna e apicoltrice nel tempo libero, che racconta di aver chiuso un giorno i vermi in una busta di plastica mentre era indaffarato con i suoi alveari. Quando è tornata, si è accorta che i vermi erano riusciti a scappare, fuggendo dappertutto, essi avevano strappato e masticato la busta di plastica nella quale erano rinchiusi.

Per assicurarsi che i vermi non si fermassero solo a masticare il materiale, ma a mangiarlo completamente, è stato condotto un ulteriore studio, che ha dimostrato la quantità di plastica sparita si aggirava attorno al 13%. I vermi della cera dunque hanno un composto nell’apparato digerente che gli permette di smaltire la sostanza, rilasciando poi un liquido anticongelante, il glicole etilenico.

Già alcuni anni fa si scoprì l’esistenza di un fungo in grado di erodere materiale plastico, e nel 2014 venne identificata una sostanza presente nello stomaco delle larve della cera capace di farlo deteriorare in due mesi. Ma i vermi della Bertocchini sono senz’altro molto più agguerriti, e persino più veloci!

La scoperta potrebbe quindi essere in grado di velocizzare lo smaltimento delle buste in plastica, che per degradarsi impiegano dai 100 ai 400 anni. La soluzione, però, è ancora molto lontana dall’essere messa in pratica: i vermi non possono sopravvivere negli ambienti senza ossigeno. “Dobbiamo scoprire l’enzima che usano per distruggere la plastica in modo da produrlo in gran quantità”, afferma la Bertocchini - “invece di utilizzare un milione di larve per una busta.

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