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10 soggetti da tastiera: dallo sciacallo al grammar nazi, scopriamo gli utenti del web

Commentatori senza arte nè parte o leoni da tastiera? Ecco un breve riassunto dei più comuni soggetti di internet.

10 soggetti da tastiera: dallo sciacallo al grammar nazi, scopriamo gli utenti del web

27 Aprile 2017

Internet è un mondo magico pieno di persone singolari. Tutti noi, almeno una volta, le abbiamo incontrate, e ognuno ricorda un utente per qualche sua particolarità. Quando si parla di social network poi, suddividere i vari utenti in gruppi con caratteristiche simili è sempre più facile, e di moda. Avete mai incontrato il classico "denunciatore" ad esempio, colui che è sempre indignato e denuncia sempre qualche particolare fatto? Ecco allora che vi presentiamo una nostra classificazione degli individui più comuni su Facebook e compagnia.

1) Il moralizzatore: è come un lupo solitario. Generalmente inizia la sua azione di critica da solo, per poi trovare alleati nel corso della discussione. Il target che preferisce sono i brand di grandi aziende, i poteri forti, la casta e il sistema in generale. Complottista convinto, il suo problema è che argomenta le sue tesi per luoghi comuni, slogan o tramite le chiacchiere sentite poco prima al bar. Poca sostanza insomma. Purtroppo, quando ci si imbatte in uno di questi soggetti, bisogna portare pazienza. L'unico modo per sconfiggerlo è ignorarlo totalmente.

2) Il denunciatore: animale molto comune sui social, normalmente non si rende conto di quello che scrive, però ne è molto convinto. Spesso e volentieri viene preso di mira dai troll che sanno bene quali tasti toccare per scatenare una tempesta di commenti. Il denunciatore, una volta resosi conto della sparata fatta, si rifugia nella minaccia di querele e denunce a destra e a manca. Non è molto pratico delle dinamiche del web e per questi motivi di solito è identificabile come un soggetto che ha superato abbondantemente la quarantina.

3) Lo sciacallo: è un individuo veramente subdolo e infame. Normalmente trattasi di un personaggio mediamente noto, non si sa per quali meriti però, ad esempio un blogger o uno pseudo opinionista. Bisogna stare molto attenti a questi soggetti: alimentano delle vere e proprie guerre sui social, spacciandosi per dei paladini della giustizia, solamente per ricevere un po’ di notorietà. Di solito sparano sentenze su argomenti che sono distanti anni luce dal loro universo, però in quanto “opinionisti” si sentono in dovere di esprimere le fesserie pensate la notte precedente. Ha dei tratti simili al denunciatore, però è molto più scaltro e intelligente. Non agisce mai a caso.


4) Lo zozzo: diffusissimo sui social, è l’incubo per antonomasia delle donne. Generalmente attacca bottone in chat in maniera molto convenzionale. In 0,2 secondi, nemmeno il tempo di visualizzare il messaggio, ha già iniziato a mandare foto delle proprie vergogne al vento, pensando che possano stuzzicare il gentil sesso. In realtà è un soggetto che se non fosse per Facebook et similia non sa nemmeno dove si trovi il pianeta donne. Da compatire, ma non troppo.


5) Il fake troll: non si capisce se ci è o ci fa. Non commenta con furbizia e premeditazione come i veri troll; il 90% delle cose che posta gli si rivolta contro. Dovrebbe essergli vietato l’utilizzo di facebook per il suo bene, ma il punto è che comunque non ci arriva.


6) Il nazivegano: persona odiosa e insopportabile, è un attivista convinto. Potrebbe manifestare affinchè i pinguini smettano di avere freddo al polo sud. Gli piace imporre la propria visione del mondo agli altri e se questi non lo supportano, allora questi sono a suo dire degli ignoranti che non capiscono nulla. Com’era il detto? “La ragione si dà agli stupidi per farli tacere”.


7) Il parente: sui social uno pensa di essere libero e invece no. E capita spesso che fra gli amici hai quella zia che vuole fare ancora la giovane. Per questo motivo si è iscritta a Facebook e ti commenta ogni foto, rimembrando magari vecchi aneddoti, il più delle volte imbarazzanti che nemmeno ricordi. Purtroppo non si può fare molto in questi casi, l’unica soluzione a disposizione è alzare tutte le barriere della privacy in modo da ridurre quasi a zero le occasioni di intervento del parente.

8) Il guardone: forse è il migliore fra i soggetti che si possono incontrare sui social network. Ha la tendenza a farsi gli affari suoi, commenta poco e soprattutto non condivide idiozie. Si limita a guardare ciò che accade nel mondo virtuale dal suo display.

9) Il grammar nazi: non c’è molto da dire. È la diretta conseguenza dell’ignoranza che dilaga in internet. Mille volte meglio lui piuttosto che il comune ignorantone.


10) Il sistavameglioquandosistavapeggio: nostalgico dei tempi che furono, ha una certa età e non si capisce bene come abbia fatto a scoprire Facebook. Uomo d’altri tempi, nella vita reale gli piace fumare il sigaro, bere, criticare a priori il prossimo e guardare i cantieri in costruzione. Intasa le bachece con post del genere “ai miei tempi si faceva così…”. Che dire, il mondo è bello perchè vario.

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