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1° Maggio: perché si festeggia e quale è la sua storia

Una ricorrenza storica e molto importante, per questi motivi.

1° Maggio: perché si festeggia e quale è la sua storia

27 Aprile 2018

Il Primo Maggio è la Festa dei lavoratori, una celebrazione importantissima che ha portato alla conquista di maggiori diritti nel mondo del lavoro. Tutti la festeggiamo, ci godiamo il meritato giorno di riposo: ma quanti di noi sanno come è nata questa giornata? Le origini, spesso, non sono ben note, quindi è bene approfittare della ricorrenza per provare a comprenderle.

Intorno alla metà dell’ottocento le condizioni lavorative erano veramente pessime, il tempo libero non era un diritto e i lavoratori erano considerati quasi degli schiavi. Allora si cominciarono a pretendere condizioni migliori, attraverso la diffusione di uno slogan che è restato nella storia: “Otto ore di lavoro, otto di svago, otto per dormire!”. Questo motto nacque in Australia nel 1855 e fu un importante punto di partenza per i risultati ottenuti in seguito. Da quel momento tanti sono stati gli episodi che hanno segnato le lotte, molti legati alla giornata del primo maggio. Il primo risale al 1897, quando a Chicago ci fu una manifestazione di diecimila lavoratori per chiedere tempi e condizioni migliori sui luoghi di lavoro. Il secondo è del 1886 quando negli Stati Uniti si tenne uno sciopero enorme cui aderirono 400mila lavoratori, alcuni dei quali persero la vita durante un conflitto con la polizia. Infine, il terzo episodio, che rimanda al 1889, anno del congresso della Seconda internazionale dei lavoratori.

La prima Festa del lavoro si tenne il primo maggio del 1890, per omaggiare i morti nelle manifestazioni USA, e da allora si è deciso di ripeterla ogni anno per ricordare le lotte del passato, mostrando alla generazioni più giovani l’importanza dei diritti conquistati.

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