Essere mangiati da un predatore ed uscirne illesi? È possibile

La natura è decisamente qualcosa di unico nel suo genere. Il mondo animale è pieno di insidie e così per restare in vita alcune specie sviluppano tecniche di sopravvivenza veramente particolari. Ad esempio un team di biologi in spedizione a Timor Est si è imbattuto in un evento fuori dal comune: hanno visto un serpente bramino che, dopo esser stato ingerito da un rospo asiatico, è riuscito a fuoriscirne dal retro come se niente fosse.

Il fatto è di grande rilevanza scientifica poichè il rettile, che può arrivare fino a 16 cm, ha resistito all'azione dei succhi gastrici presenti nello stomaco dell'anfibio, rimanendo tra l'altro in un ambiente con scarse quantità di ossigeno. Viene da pensare che probabilmente l'esemplare di serpente sia riuscito a farsi strada nelle interiora del predatore fino a raggiungerne "l'uscita" grazie all'assenza di ostacoli sul percorso.

Ma secondo un esperimento del 2012 condotto dal ricercatore Shinichiro Wada della Tohoku University in Giappone, rimanere in vita all'interno di altri animali è una caratteristica comune per certi gastropodi. Wada infatti ha nutrito un uccello noto come l'occhio bianco giapponese con un certo tipo di lumachine, le  tornatellides boeningi. Il 15% di questi animali è riuscito a resistere ai succhi gastrici del volatile sigillandosi all'interno delle proprie conchiglie.

Inoltre, sempre secondo questo studio, si è scoperto che certe lumache comuni sull'isola Hahajima hanno "colonizzato" delle isole limitrofe. Come è possibile che delle lumache si siano spostate di isola in isola? Una spiegazione plausibile dell'evento vede coinvolti dei volatili predatori che hanno prima mangiato e poi trasportato e defecato gli ospiti rimasti indigesti sulle nuove terre.

È proprio il caso di dire che la natura non finisce mai di sorprenderci.