10 Maggio 2017
Steven Seagal è ufficialmente considerato una minaccia alla sicurezza nazionale dell'Ucraina. È quanto comunicato in una lettera pubblicata dal sito Apostrophe dal servizio di sicurezza ucraino che ha deciso di vietare al famoso attore l'entrata nel territorio nazionale per i prossimi cinque anni.
Nel documento dell'intelligence di Kiev viene precisato che tale misura viene applicata a chiunque abbia commesso “azioni socialmente pericolose che contraddicono gli interessi del mantenimento della sicurezza in Ucraina”. Sullo sfondo del provvedimento non è difficile scorgere una questione di natura politica. Nel 2016 l'attore e atleta marziale ha infatti ricevuto la cittadinanza da parte della Russia che da sempre appoggia le ragioni dei separatisti ucraini nel conflitto civile che dal 2014 infiamma l'Est del Paese.
L'attore di “Trappola in alto mare” sarebbe inoltre molto legato da un'amicizia personale con il presidente Vladimir Putin che l'anno scorso gli ha consegnato personalmente il passaporto russo in un incontro tenutosi nelle stanze del Cremlino. A peggiorare il giudizio di Kiev su Seagal ci sarebbero poi le dichiarazioni rilasciate nel 2014 dallo stesso artista che ha giudicato “molto ragionevole” l'annessione russa della Crimea. Un'amicizia sbagliata, dunque, quanto meno per l'Ucraina che recentemente ha vietato la partecipazione della Russia all'Eurovision song contest 2017 che si sta svolgendo in questi giorni a Kiev.
Il nome di Seagal si va ad aggiungere a una corposa lista nera che già comprende diversi artisti ex sovietici e il collega Gérard Depardieu, cittadino russo dal 3 gennaio 2013 grazie a un decreto presidenziale firmato direttamente dal suo amico personale, Vladimir Putin.