Dal significato del nome ai valori nutrizionali: le dieci cose fondamentali per conoscere uno degli street food più consumati in Europa
10 Maggio 2017
Il kebab è oggi uno degli street food più consumati in Europa. Ma quanto lo conosciamo veramente? Ecco dieci cose che bisogna sapere per essere dei veri intenditori di questa pietanza.
Per prima cosa il significato: kebab in persiano vuol dire “gran varietà di carne”, mentre in aramaico significa “bruciare” o “abbrustolire”;
Il kebab è un composto di carni miste: agnello, manzo, pollo e tacchino, ma non il maiale, vietato per motivi religiosi;
Nella prima metà dell’Ottocento fu inventata la cottura verticale che, facendo sciogliere il grasso dall’alto verso il basso, rende lo spiedo più saporito;
Il kebab si diffuse dalla Turchia in tutta Europa alla fine degli anni Sessanta del Novecento con, in particolare, il diffondersi di numerosi locali che proponevano questa pietanza a Berlino;
La ricetta originale prevedeva un piatto di kebab con riso lessato, pane, yogurt e verdure miste;
La versione con panino e piadina nacque per gli operai turchi che non avevano il tempo di consumare la pietanza nel piatto;
Il kebab è attualmente uno dei più famosi street food in Europa, con un giro di affari pari a tre miliardi e mezzo di euro annui e 200mila occupati nel settore;
In Germania si consumano in media due milioni di kebab al giorno. I tedeschi sono anche i maggiori esportatori con 400 tonnellate di carne prodotte al giorno;
Ogni panino ha circa mille calorie, l’89% della porzione di grassi giornaliera e il 98% di quella di sale;
Strisce di carne ben distinguibili sullo spiedo sono sinonimo di buona qualità. Al contrario, un blocco compatto potrebbe significare che sono stati utilizzati scarti.