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Le relazioni tra coetanei durano più a lungo: parola di scienza

Secondo uno studio statunitense maggiore è il divario di età tra i partner, maggiori sono le probabilità di separarsi.

Le relazioni tra coetanei durano più a lungo: parola di scienza

15 Maggio 2017

Quante volte capita di veder due persone iniziare una relazione nonostante ci sia un grande divario d’età? Non è poi così raro. Coppie scambiate per padre e figlia, o per madre e figlio, d’altronde una persona più giovane ha il fascino della freschezza e della giovinezza e, al tempo stesso, a molte donne piace l’uomo maturo, così come ci sono uomini che si sentono attratti da donne più adulte. Insomma, i meccanismi per cui ciò avviene sono diversi ed ancora oggi molto discussi, ma quali sono le conseguenze? Può durare davvero a lungo una storia in cui il divario di età è talmente forte da farci stare anche una generazione, o più, in mezzo?

Alcuni esempi possono sembrare positivi. Pensate, per citarne uno, alla storia divenuta popolarissima in quest’ultimo mese: quella tra il neopresidente francese Macron e la sua ex professoressa, relazione che ha convinto anche molti tra i più scettici. Un amore folle che pare abbia superato tutti gli ostacoli. Stando però ai risultati di una ricerca svolta lo scorso anno dagli studiosi dell’Emory University di Atlanta, le coppie con una grande differenza di età non hanno vita lunga e sono più portate al divorzio rispetto ad una coppia costituita da coetanei o quasi.

Lo studio ha preso in esame un campione di 3 mila individui. Ciò che è emerso è che le probabilità di separarsi crescono con l’aumentare del divario d’età tra i due coniugi. Infatti, rispetto alle coppie costituite da coetanei, chi ha una differenza di età di cinque anni è risultato avere il 18% in più di probabilità di separarsi, mentre per coloro i quali avevano dieci anni di differenza la percentuale saliva al 39% fino a raggiungere il 95% quando il divario era di 20 anni.

Insomma, se si vuol far durare una storia il più a lungo possibile, secondo i ricercatori, si dovrebbe optare per un partner della nostra stessa età (o, al massimo, di un anno in più) fermo restando, diciamo noi, che c’è sempre l’eccezione che conferma la regola. E viva l'amore!

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