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Stati Uniti: uomo viveva con 11 schiave sessuali, condannato

Sei delle ragazze erano state “regalate” al mostro dai loro genitori per onorare un prestito finanziario. Erano tutte tra i 9 e i 19 anni.

Stati Uniti: uomo viveva con 11 schiave sessuali, condannato

09 Giugno 2017

Una storia tremenda quella che vi stiamo per raccontare: Lee Kaplan, 51 anni, cittadino della Pennsylvania, Stati Uniti, viveva nella sua casa insieme a 11 schiave sessuali, che dovevano sottostare ad ogni sua richiesta.

Le sue “mogli”, così le chiamava, erano recluse in casa e avevano solo il permesso di uscire fuori in giardino, per prendere un po’ d’aria. Il loro compito era solo uno: subire le violenze e i voleri dell’uomo in silenzio, senza protestare e senza raccontare a nessuno l’accaduto.

A dare l’allarme sono stati alcuni vicini di casa dell’uomo, insospettiti dall’insolito via vai di alcune ragazze tra il giardino e la casa di Kaplan, che però non varcavano mai la soglia del cancello. Avvertita la polizia, gli agenti hanno iniziato ad indagare venendo a capo di una storia dai contorni macabri. La casa di Kaplan assomigliava ad un carcere degli orrori, un luogo di reclusione dove le 11 schiave, tutte tra i 9 e i 19 anni, erano in ostaggio, e senza possibilità di ribellarsi.

Un dramma agghiacciante che ha gettato nello sconforto la comunità locale, che non si era accorta di nulla. Il dettaglio più inquietante è che sei delle dodici ragazze che si trovavano con Kaplan erano sorelle, “offerte” dai loro genitori, Daniel e Savilla Stoltzfus, una coppia amish, per onorare un prestito finanziario chiesto all’aguzzino. Le loro sei figlie sono state alla mercé dell’uomo e la primogenita ha anche dato alla luce due bambini.

Tutte le ragazze, al processo, hanno testimoniato di aver subito ogni genere di violenza e abuso. Una di loro ha detto che le violenze iniziarono quando lei aveva appena 7 anni. “La parte più scioccante di tutta questa storia è stato ascoltare le testimoni” ha dichiarato uno degli avvocati del processo, “Per loro tutto era normale. Ancora non riescono a vedere loro stesse come vittime”, “Amano ancora Kaplan e pensano che il loro sia stato un comportamento normale”.

Kaplan, davanti ai giudici, ha negato le accuse che gli erano state mosse, e ha affermato di essere un “profeta di Dio” e di aver cresciuto e dato un’istruzione alle ragazze, che nel mondo esterno sarebbero state rovinate. L’uomo è stato dichiarato colpevole e condannato.

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