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Bimbo con due mamme? Ora potrà prendere entrambi i cognomi

La Corte Suprema ha sentenziato con una recente decisione: “non è contraria all'ordine pubblico internazionale”.

Bimbo con due mamme? Ora potrà prendere entrambi i cognomi

21 Giugno 2017

I bambini nati da una coppia di donne potranno non solo ereditare il cognome dalla madre biologica, ma anche portarli entrambi, in base a una recente decisione della Corte Suprema.

È la decisione che è stata presa dalla Corte di Cassazione in merito alla richiesta di correzione del certificato di nascita di un bambino nato in Regno Unito tramite fecondazione eterologa da due mamme di origini italiane. La richiesta è stata presentata al Comune di Venezia, poiché sul certificato appariva solo il cognome della madre biologica. Il Comune di Venezia si è rifiutato di apportare la correzione, ma secondo la Cassazione, la trascrizione dei due cognomi non è contraria all’”ordine pubblico” inteso nel senso internazionale del termine.

L’Italia, già condannata dalla giurisprudenza della CEDU per la mancanza di una legislazione sulle coppie gay, si deve presto aggiornare in materia: come suggerisce la Corte di Cassazione è necessario porre al centro la questione del diritto “al riconoscimento e alla contiguità delle relazioni affettive, anche in assenza di vincoli biologici ed adottivi con gli adulti di riferimento all’interno del nucleo familiare”. In Italia è in vigore la legge 76/2016 sulle unioni civili, pertanto il bambino diventa “progetto condiviso” della coppia, anche se sposata all’estero, e si introduce un elemento simile a quello del matrimonio.

Vari casi a favore hanno fatto sì che la norma relativa all’adozione sia stata interpretata in maniera estensiva. A questo punto, la Cassazione ha citato la legge 40, che "prevede che i conviventi siano di sesso diverso e che la procreazione assistita si effettui solo in caso di sterilità della coppia". Rimane vero, però, che trattandosi di fattispecie effettuata e perfezionata all'estero e certificata dall'atto di stato civile di uno Stato straniero, "si deve necessariamente affermare che la trascrizione richiesta non è contraria all'ordine pubblico (internazionale)". In altre parole il bambino ha diritto al doppio cognome e deve essere così modificato il suo certificato di nascita.

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