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Divorzi “di convenienza” per aggirare il fisco: in Italia il trend è in crescita

Le coppie si separano per evitare le stangate fiscali e per accedere ad alcuni privilegi.

Divorzi “di convenienza” per aggirare il fisco: in Italia il trend è in crescita

21 Giugno 2017

Ci si può separare per “convenienza” e non perché sia finito l’amore? La risposta è sì, ed è un fenomeno che sempre più italiani seguono per aggirare le “trappole” del fisco. Secondo alcune ricerche e testimonianze di professionisti come avvocati e commercialisti, sempre più persone scelgono la separazione “fittizia” per poter evitare le stangate fiscali e per poter accedere ad alcuni particolari privilegi.

Non si tratta di evasione fiscale, ma questo trend può inserirsi all’interno dell’elusione: Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione avvocati matrimonialisti, afferma che “arrivano spesso chiamate da parte di coniugi che vogliono informazioni e mi fanno questa proposta indecente”. Secondo una prima stima sono circa 6.400 le separazioni “di convenienza” sulle 91mila che avvengono ogni anno (dati Istat), che significa il 7% del totale.

Questo escamotage è particolarmente utilizzato dalle coppie che possiedono redditi medio-alti, che si aggirano sui 40-50mila euro all’anno, soprattutto quando questi possiedono una seconda casa. Il vincolo matrimoniale resta, ma lo Stato, al momento del controllo fiscale, non può fare nulla e così i due coniugi riescono a pagare meno tasse. La strategia funziona anche quando ci sono di mezzo debiti: in caso di comunione dei beni il patrimonio è salvo.

Separarsi può significare anche altri vantaggi fiscali: una madre separata lavoratrice infatti riesce a salire in graduatoria nella scuole e possiede numerosi benefici sul lavoro. “Sul piano giuridico e deontologico le denunce sono impossibili. Ed eventuali controlli finiscono in una bolla di sapone” spiega Gassani, “Senza agevolazioni per le famiglie, in Italia non ci si sposa più e la politica ti spinge addirittura a separarti. Di solito chi lo fa sono proprio coppie che si amano alla follia” sottolinea.

A conferma di questo trend interviene anche il commercialista Timpone, che afferma di ricevere numerose telefonate in tal senso: “Gli interessati non vanno subito al punto, mi chiedono però di calcolare un risparmio dovessero versare un assegno mensile alla moglie. Personalmente non consiglio questo tipo di escamotage, ci mancherebbe altro. Constato però che ci sono effettivamente dei risparmi possibili: fino a 70-80mila euro in 10 anni, se si effettuano operazioni di tipo patrimoniale”.

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