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03 Luglio 2017
Diversi ordini cattolici in Europa e in Nord America, maschili e femminili, hanno visto negli ultimi decenni un forte declino nelle adesioni, ma più di tutti a soffrire sono state le monache di clausura. Il Monastero di Santa Chiara, fondato nel XIV secolo nella città sarda di Oristano, è uno dei conventi in maggiore difficoltà con una comunità ridotta a sole 10 sorelle, la maggior parte delle quali over 90 anni.
A fronte di questa particolare situazione, sorella Maria Caterina, 42 anni nonchè membro più giovane del gruppo cattolico, ha lanciato il sito della comunità e la pagina di Facebook per cercare di rimediare al calo di vocazioni. Dunque, internet e i social network vengono utilizzati come principale mezzo di diffusione per condividere il lavoro della comunità e assicurare la propria sopravvivenza. Nonostante infatti tutte le suore partecipino, nel limite delle loro possibilità, alle sessioni di preghiera quotidiane, poche tra loro riescono a occuparsi di attività come giardinaggio e cucitura, oltre ad ascoltare le persone che vengono a parlare o a chiedere preghiere. Inoltre le più anziane hanno bisogno di cura.
Per sopravvivere, dunque, è necessario trovare un sostegno più ampio e nuovi membri. Ciò che sorella Maria Caterina ha iniziato a fare è solo un adattamento in salsa 2.0 di quella che è stata una lunga tradizione di contatto con il mondo. Chissà quali risultati darà questa virata social del Monastero di Santa Chiara.