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Dischi in vinile, un ritorno di fiamma che mette in crisi il digitale

Il mercato si è allargato e molte richieste rimangono insoddisfatte: così Sony Music ha deciso di aprire un proprio impianto di produzione.

Dischi in vinile, un ritorno di fiamma che mette in crisi il digitale

05 Luglio 2017

Anche voi amanti del vinile? Da qualche anno a questa parte il mercato dei dischi in vinile è stato oggetto di una crescita esponenziale, sia in termini di interesse che di richieste concrete. Che il trend fosse estremamente positivo non è una scoperta, ma che lo fosse a tal punto da spingere Sony Music ad aprire una propria fabbrica per venire incontro alle richieste è davvero incredibile. L'apertura è prevista per marzo 2018 e nello stabilimento si stamperanno gli album di tutti gli artisti, riprendendo così una tradizione abbandonata nel 1989, quando l'avvento dei CD spostò gli equilibri di mercato.

Nel 2016, grazie a una crescita del 53% rispetto all'anno precedente, la vendita globale di vinili ha generato un giro d'affari superiore a quello dei download digitali. Il motivo è semplice: il mercato si è allargato, non riguarda più solamente i vecchi nostalgici, ma anche le nuove generazioni. E se il Giappone è uno dei paesi in cui la richiesta di questi prodotti è più alta – si spiega anche così la mossa di Sony - l’Europa non è da meno. Qui, infatti, le più grandi etichette discografiche sfornano qualcosa come 100mila vinili al giorno: sembrano tanti ma in realtà iniziano a non bastare per venire incontro all'appetito degli audiofili. È arrivato allora il momento di aumentare la produzione anche nel Vecchio Continente, soddisfando così le esigenze degli amanti della cara vecchia musica.

Photo credit: Pixabay

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