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12 Luglio 2017
Il Tribunale di Macerata si avvarrà dell'aiuto di un avvocato di origini campane per parlare con un imputato che ha dichiarato di comprendere solamente il suo dialetto, il napoletano.
A chiedere l'aiuto del legale partenopeo Andrea Di Buono è stato il magistrato Francesca Preziosi, che durante un processo penale a carico di sei cittadini campani si è resa conto che uno degli imputati sapeva comunicare esclusivamente in dialetto stretto.
Una decisione necessaria, dunque, quella di affidare il ruolo di interprete ad un avvocato che fosse in grado di tradurre le dichiarazioni dell'accusato e di garantirgli di conseguenza un giusto processo. La presenza di un traduttore non è certo una novità all'interno delle aule giudiziarie, ma forse è la prima volta che ne viene chiesto uno per riuscire a comunicare con un cittadino nato e cresciuto in Italia.
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