Florida: catena umana per soccorrere nove persone in balia delle onde, tutti salvi

Un gesto eroico che ha scosso l’opinione pubblica per spirito di sacrificio, altruismo e collaborazione. Sabato 8 luglio, sulla spiaggia di Panama City, in Florida, Stati Uniti, una famiglia di 6 persone, di cui due bambini di 8 e 11 anni e una donna anziana, e altri tre malcapitati, erano rimasti intrappolati in una risacca nell’oceano, e non riuscivano a tornare a riva. In quei terribili e concitati momenti qualcuno si è accorto del gruppetto di persone in difficoltà e ha immediatamente chiesto aiuto agli altri bagnanti della spiaggia: in pochi minuti circa 80 persone, tutte mano nella mano, hanno formato un lungo serpentone di 90 metri fino a raggiungere tutte le persone in difficoltà, traendole in salvo.

Ad accorgersi dell’emergenza è stata Jessica Mae Simmons, che ha dichiarato: “All’inizio pensavo si trattasse di uno squalo, ma una volta realizzato cosa stesse succedendo mi sono detta: ‘No, queste persone non affogheranno oggi. Non succederà, le tireremo fuori’”.

Uno ad uno, tutti e nove i bagnanti in difficoltà sono stati messi in salvo, compresa la nonna della famiglia Ursrey che, per la fatica di rimanere a galla, è stata colpita da un attacco di cuore. “Vedere gente di razza e sesso differente radunarsi per aiutare dei totali sconosciuti è stato magnifico! Persone che non si erano mai viste si sono messe mano nella mano a formare una catena in acqua per provare a raggiungerli. Fermatevi un momento e provate a immaginarlo” ha scritto su Facebook la Simmons. Parole di ringraziamento sono invece quelle di Roberta Ursrey, salvata dalla catena umana: “Devo la mia vita e quella della mia famiglia a tutti loro. Se non ci fossero stati, ora noi non saremmo qui” ha detto.

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