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17 Luglio 2017
Ebbene sì, avete capito bene, da oggi è possibile utilizzare il proprio pene come password. L’idea fantasiosa viene dal portale di video hot in webcam (e forse non poteva essere altrimenti) CamSoda, che propone ai suoi utenti un metodo decisamente particolare per poter accedere al proprio profilo.
Se non si riesce più a memorizzare le tante password che dobbiamo necessariamente ricordare, avranno pensato da CamSoda, perché non pensare a qualcosa che risolve il problema alla radice? Dopo le impronte digitali e il riconoscimento dei bulbi oculari allora ecco il “Dick-ometrics”, il software che riconosce i dettagli del pene in modo che questo sia la chiave d’accesso al portale di video. Grazie poi alla “Penis Recognition Tech” il sistema riconoscerà, o meno, il pene fotografato rispetto a quello fornito inizialmente dall’utente e sarà poi possibile accedere ai servizi del sito, ma non prima di aver letto sul vostro device “Penis Verified”.
“Così come un’impronta digitale o un bulbo oculare, che sono delle parti del corpo più comunemente utilizzate nelle tecnologie biometriche, il pene ha molti fattori che lo caratterizzano, come la dimensione, il colore e la sporgenza delle vene” ha raccontato Darren Press, vice presidente di CamSoda, “Tuttavia, a differenza delle impronte digitale e degli occhi, i peni non vengono esposti al pubblico nella maggior parte dei casi e sono comunemente coperti, al massimo condivisi con persone amate e di cui, presumibilmente, ci si fida”. Da CamSoda fanno sapere che, per ragioni di sicurezza, è meglio inviare la foto del pene in erezione, risulta più sicuro, e che le foto, ovviamente, saranno tutte criptate.
Insomma, si tratterebbe dopo tutto di questioni di sicurezza.
Ma la domanda viene spontanea: e le donne? Ebbene, da CamSoda stanno ancora pensando ad una tecnologia equivalente rivolta esclusivamente al pubblico femminile. Ci dobbiamo aspettare un’altra trovata bizzarra? Sembra proprio di sì.