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04 Agosto 2017
In un mondo sempre più orientato al consumo di cibo vegano, anche dalla Silicon Valley arrivano segnali di voler intraprendere questa strada. Nasce così l'hamburger senza carne di Impossible Foods, la startup fondata da Pat Brown, ex docente di biochimica dell’Università di Stanford. La startup si pone l’obiettivo di sviluppare alternative alla carne che provengano quindi dal mondo vegetale.
“Cosa c’è di nuovo?”, viene da chiedersi dal momento che alternative al classico hamburger ce ne sono già diverse. Si, ma non con il sapore e l’aspetto tipico della carne. Finora, ci spiega Pat Brownn, “Le persone hanno sempre fatto hamburger vegani, ma non hanno cercato di fare qualcosa che replicasse l'esperienza piacevole di cui godono gli amanti della carne”.
Insomma, gli hamburger vegetali esistenti finora sul mercato soddisfano i vegani, ma non coloro che amano la carne. Impossibile Foods, invece, vuole realizzare “hamburger vegetali che sanguinano”, cerando così di riprodurre cibi che abbiano il sapore di carne. Per farlo si ricorre ad un complesso chimico, l’eme, che contiene un atomo di ferro ed è presente anche in diversi vegetali.
Lo stesso si spera di poter fare con i latticini: “I latticini ricavati finora dalle piante non funzionano. Nessuno sta cercando di fornire la piena esperienza di ciò che i consumatori vogliono dal latte. Non vogliamo seguire l’esempio del latte di soia e di mandorle. Vogliamo stare dietro al 100% del mercato, non ad una nicchia di persone che evita la carne o che è amante della salute.”
L’obiettivo? Innanzitutto tutelare la sicurezza del cittadino e in secondo luogo preservare l’ambiente con prodotti sostenibili: per produrre un Impossible Burger si risparmia, ad esempio, il 75% dell’acqua e si riduce l’emissione di gas serra dell’87%. Inoltre sono assenti colesterolo, ormoni e antibiotici.
Insomma, un progetto ambizioso sostenuto da nomi illustri. Pensate che all’ultima raccolta fondi proposta da Impossible Foods, hanno partecipato anche la "Open Philantrophy Project" di Mark Zuckerberg e Bill Gates.
Photo credit: Facebook