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Svelato il segreto del culmine dell’eccitazione femminile: ecco cosa c'è da sapere

Una ricerca scientifica fa luce sul mistero che da sempre avvolge l’orgasmo femminile.

Il segreto per il culmine dell’eccitazione femminile? Deriva dal passato evolutivo

22 Agosto 2017

Si tratta di un tema che è continuamente oggetto di studio ed è uno dei più grandi misteri della sessualità: stiamo parlando dell’orgasmo femminile. Ebbene, secondo una nuova ricerca condotta da Mihaela Pavlicev, pediatra all’ospedale di Cincinnati, e Gunther Wagner, biologo evoluzionista presso l’Università di Yale, per cercare di dare una spiegazione al culmine dell’eccitazione femminile bisogna scavare nel passato evolutivo.

Il team di ricercatori ha infatti confrontato la caratteristiche delle donne con quelle di altri mammiferi femmine come conigli e scimmie e hanno notato come l’orgasmo femminile umano derivi dai picchi ormonali che lo accompagnano, in modo che questi producano ovuli per la riproduzione. In altre parole l’orgasmo, almeno nel passato, era strettamente collegato, secondo loro, alla funzione primaria di indurre all’ovulazione. Poi, col tempo, questo è stato “declassato”, o meglio è stato avvolto da un alone di mistero e relegato ad un semplice effetto di un rapporto sessuale.

Se da una parte l’orgasmo sessuale maschile ha un legame diretto e chiaro riguardo la riproduzione, quello femminile non è mai stato inteso come strettamente connesso al concepimento. La ricerca di Wagner e Pavlicev, pubblicata sulla rivista Jez-Molecular and Developmental Evolution, viene correlata da numerosi studi su altre specie animali come cavalli, koala, gatti, conigli, ratti, delfini e scimpanzè, dove si mettono in rapporto le strutture morfologiche delle femmine. Ad esempio con gatti e conigli femmine i picchi ormonali si evidenziano durante l’atto sessuale e il loro ruolo è fondamentale per la produzione di ovuli. In altri mammiferi invece le femmine ovulano spontaneamente. Secondo Pavlicev e Wagner c’è in ogni caso un legame tra donne e animali femmine, le cui origini sono da ricercare nel passato. Si tratta di uno scarico neuro-endocrino di prolattina e ossitocina, un tratto fisiologico comune sì all’orgasmo femminile umano, ma che si può riscontrare anche in molti animali femmine.

I ricercatori, in sintesi, osservando i meccanismi di ovulazione nella biologia riproduttiva indietro nel tempo, hanno scoperto che l’“ovulazione maschio-indotta” va a precedere l’ovulazione spontanea, che si sarebbe sviluppata "solo" qualche milione di anni fa. In altre parole le origini dell’orgasmo femminile sono comunque da accomunare all’ovulazione durante il sesso, ma con l’evoluzione, quando la produzione di ovuli è quindi diventata spontanea, questo meccanismo ha perso di importanza e oggi siamo abituati ad intendere il puro piacere femminile come mera conseguenza dell’atto sessuale.

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