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31 Agosto 2017
Cercare qualcosa insistentemente per ben 12 anni e poi finalmente riaverla tra le mani. La storia di John Kenny è molto particolare e ha una sapore di vittoria, anche se sofferta. Lui, musicista statunitense di Dallas, appartenente al gruppo dei The Spin, era molto affezionato alla sua Gibson Starburst verde. La comprò nel 1992, all’epoca stava facendo un tour per gli Stati Uniti grazie ad un prestigioso contratto con una casa discografica.
Nel 2005 però i ladri gli svaligiano casa portando via anche l’amata chitarra. Il colpo fu terribile: non si trattava solo di una chitarra piuttosto rara, al mondo ne esistono solo 250 di colore verde, ma la Gibson aveva un grande valore simbolico per John. La usò infatti per conquistare Cristina, quella che è poi divenuta sua moglie: lui era a Dallas mentre lei a Monaco e grazie anche alla chitarra scrisse canzoni d’amore che spedì in Germania, sperando che Cristina lo raggiungesse in Texas. La cosa pare abbia funzionato perché nel 2009 i due si sono sposati. Inoltre, come lui stesso ha affermato, la Gibson “è la cosa più cara che abbia comprato se si esclude la macchina”. Infine, dopo un terribile incidente dove si è lesionato due tendini della mano sinistra, i dottori gli avevano detto che non sarebbe più stato in grado di suonare. Dopo 18 mesi di gesso invece, grazie ad una incredibile forza di volontà, John è riuscito a farcela: “ho iniziato la riabilitazione e insieme alla mia Gibson ho praticamente imparato a suonare da capo”.
Da quel furto in casa la vita di John non è stata più la stessa e il musicista non ha fatto altro che provare a cercarla: pensava che, visto che si trattava di uno strumento raro, qualcuno l’avrebbe messo in vendita su internet. E così è stato: “Alcune settimane fa ho aperto reverb.com, un sito specializzato nella vendita di strumenti musicali, e ho visto che la mia Gibson era appena stata messa in vendita”. Il numero di serie combaciava, così John ha contattato il venditore a Las Vegas e l’ha acquistata. “Non riesco nemmeno a descrivere come mi sono sentito quando l’ho riavuta tra le mani”.
Photo credit: Facebook