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Ora l’intelligenza artificiale è in grado di scoprire anche l'orientamento sessuale di un individuo

Un nuovo algoritmo dell’Università di Stanford individua con incredibile esattezza l’orientamento sessuale dei soggetti solo analizzando una foto.

Ora l’intelligenza artificiale è in grado di scoprire anche l'orientamento sessuale di un individuo, ecco come

08 Settembre 2017

Di intelligenza artificiale si parla da molto tempo e i film e i libri di fantascienza in merito sono innumerevoli. In questi ultimi anni però lo sviluppo di tale tecnologia sta compiendo passi da gigante, ne sono un esempio i vari Siri, Viv, Cortana o Google Now. Ma non solo. I vari AI ormai sono pensati per rispondere ad ogni esigenza dell’utente, in base alle sue diverse esperienze, e vengono utilizzati anche per elaborare i dati più disparati.

E così dall’Università di Stanford hanno messo a punto un software, denominato Vgg-Face, capace di riconoscere l’orientamento sessuale di una persona grazie all’analisi di una sua foto. Sì, avete capito bene, basterà far vedere una foto al computer e questo, grazie ad un sofisticato algoritmo, sarà capace di dire se il soggetto in questione è etero o gay.

Secondo i ricercatori l’algoritmo, analizzando una singola foto, ha un’affidabilità dell’81% nel riconoscere uomini omosessuali e del 74% per riconoscere donne lesbiche. Percentuali che crescono sensibilmente se vengono mostrate cinque foto per soggetto: 91% per gli uomini e 83% per le donne.

Merito di questa particolare ricerca è di Michal Kosinski e Yilun Wang che hanno utilizzato foto pubbliche da un sito di incontri, dove erano già indicate le preferenze sessuali dei soggetti in questione. In tal modo i due studiosi hanno elaborato le caratteristiche facciali e i dati di ognuno attraverso reti neurali profonde. E così è emerso che gli uomini gay hanno diverse caratteristiche in comune, espressioni e modi singolari (come ad esempio mascelle più strette e fronte più larga), stesso discorso per le donne. Tutti questi dati raccolti sono stati utilizzati per concepire l’algoritmo che poi, in totale autonomia, dichiara se il soggetto analizzato è eterosessuale o omosessuale.

Certo, non siamo ancora al 100% di esattezza e molte delle caratteristiche inserite sembrano un po’ grossolane, ma finora i risultati sono molto incoraggianti (l’algoritmo è già più preciso rispetto ad un essere umano ad esempio, che ha azzeccato l’orientamento sessuale nel 61% dei casi tra gli uomini e nel 54% tra le donne) e un ulteriore sviluppo dell’intelligenza artificiale potrebbe dare ottimi esiti.

Photo credit: Facebook

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