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20 Settembre 2017
Ancora una violenta scossa di terremoto ha colpito il Messico: dopo il terribile sisma del 7 settembre ieri, alle 13 ore locali, la terra ha tremato di nuovo e un sisma di magnitudo 7.1 ha devastato il Paese. La violenta scossa ha causato danni e vittime anche a Città del Messico, la capitale, dove i primi bollettini parlano di 40 edifici crollati, fughe di gas e incendi. Circa 4 milioni di persone sono rimaste senza energia elettrica. L’epicentro si è verificato vicino Axochiapan, nello Stato di Morelos, ad una profondità di 57 chilometri.
Finora si parla di 248 morti, 117 dei quali solo nella capitale, ma purtroppo sono numeri provvisori destinati inesorabilmente a salire. Il presidente Enrique Peña Neto ha comunicato anche che c’è stato un crollo di una scuola a Città del Messico dove sono rimasti intrappolati diversi bambini: le prime fonti parlano di 20 bimbi morti e di altri 38 dispersi. Si tratta di una vera e propria corsa contro il tempo per salvare quante più persone possibile.
Acaban de lograr rescatar dos niñas del colegio Rebsamen.
— George Licea ツ (@FACHAN_18) 20 settembre 2017
-Yadira Vargas
-Fátima González
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Il sindaco di Città del Messico ha dichiarato lo stato d’emergenza e sul luogo sono intervenuti anche circa 3mila militari per aiutare nelle operazioni di soccorso mentre sono tantissime le persone che stanno scavando a mani nude.
Il terremoto ha provocato diversi danni anche a Oaxaca, uno dei tre Stati più colpiti dalla scossa di qualche giorno fa. Il traffico aereo è stato bloccato.
Il 19 settembre è una giornata tragica per i colori messicani: nello stesso giorno del 1985 un altro devastante terremoto provocò 10mila morti.
Mexico earthquake death toll reaches 90 https://t.co/qgCgJFKBXS pic.twitter.com/lhQez6wV6t
— geo kok (@antixronos) 10 settembre 2017
Photo credit: Twitter