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Gucci abbandona la pelliccia: non la produrrà più

Gucci afferma: “Lo sviluppo sostenibile è diventato un elemento cruciale della nostra attività”. Il ricavato di quest’anno sulla vendita delle pellicce sarà dato in beneficenza

Gucci: le nuove collezioni non avranno pellicce e il ricavato di quest’anno sarà dato in beneficenza

12 Ottobre 2017

Dopo anni di polemiche da parte degli animalisti, Gucci promette che nelle nuove collezioni non ci saranno più pellicce di visone, volpe, zibellino, karakul (agnello persiano o astrakhan), coniglio, opossum e altri animali allevati o catturati.

Il ricavato di quest’anno sulla vendita delle stesse verrà dato in beneficenza ad associazioni animaliste, come Humane Society International (Hsi) o l’italiana Lav (Lega antivivisezione).

Perché questa scelta? Le pellicce sono ormai fuori moda e lo sviluppo sostenibile è diventato un elemento cruciale per Gucci, che aderisce così alla Fur Free Alliance, il network internazionale che ha lo scopo di condizionare le politiche di responsabilità sociale delle aziende di moda affinchè rinuncino all’uso di pellicce animali.

Gucci non è la sola ad aver fatto questa scelta, anche Armani, l’anno scorso, fece l'analoga scelta.

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