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30 Ottobre 2017
Dall’indagine dell’Istat sui giovani d’età compresa tra i 15 e i 34 anni emerge che i fattori determinanti per trovare lavoro sono le raccomandazioni, lavorare in proprio e andare a lavorare all’estero. Sicuramente il titolo di studio fa la differenza.
Ecco quali sono i principali canali tramite i quali i giovani riescono a trovare il lavoro:
1. La spintarella è un fenomeno che coinvolge quattro giovani su dieci, in particolare coloro che hanno un livello di istruzione basso e gli uomini del centro Italia;
2. La richiesta diretta ad un datore di lavoro ha permesso ad un giovane su cinque di trovare un’occupazione;
3. Avviare un’attività autonoma: coinvolge il 12% dei giovani occupati. Sono principalmente laureati e uomini residenti nel Sud Italia;
4. Espatriare: tre laureati su dieci lasciano il loro luogo d’origine per raggiungere il lavoro dei loro sogni. I più disponibili a trasferirsi sono i giovani tra la fascia d’età tra i 25 e i 29 anni. Le mete preferite restano comunque le città estere: è sempre più in aumento la fuga di cervelli. La disponibilità a lasciare il proprio luogo natio è più marcata nel sud Italia, dove un giovane su due è pronto a trasferirsi, contro i tre su dieci nel nord d’Italia. Anche il livello d’istruzione della famiglia fa la differenza: tra i laureati, coloro che sono disponibili al trasferimento è del 49,8%, se i genitori hanno un basso titolo di studio, e del 63,1%, se i genitori sono laureati.