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Una pecora vestita da donna in vetrina scatena le polemiche

Padova: il caso del manichino con sembianze da pecora in un negozio, nella Giornata contro la violenza sulle donne

Una pecora in vetrina vestita da donna scatena le polemiche

27 Novembre 2017

Le compere sfrenate per il Black Friday ci hanno spinto ad interrogarci su una questione ben più problematica rispetto a quella di portar a casa il maggio numero possibile di capi in saldo.

Quante volte, osservando una vetrina durante lo shopping, ci accorgiamo che il manichino esposto è davvero brutto?

È successo anche a Padova, dove il negozio di una nota catena di abbigliamento ha addirittura scatenato proteste a non finire. E qui non si tratta di eccessiva magrezza o vestito troppo succinto.

Il manichino della discordia indossava abiti femminili, come un giubbotto di pelle e jeans, sfoggiava lunghi capelli rossi e smalto in tinta ma, anziché avere le sembianze di donna, era una pecora.

Avete capito bene. Un animaletto che di solito genera tenerezza ma in questo caso, affiancata al manichino maschio, ha fatto indignare l’opinione pubblica.

Per giunta l’episodio è accaduto proprio in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne. Una provocazione?

Milvia Boselli, ex presidente del consiglio comunale l’ha definito un gesto “di cattivo gusto e responsabilità sociale nel modo in cui si raffigurano le donne".

C’è chi ha invitato la cittadinanza al boicottaggio del marchio. Ma perché proprio una pecora? A dire il vero la responsabilità dell'allestimento non è del negozio padovano ma rientra in una campagna pubblicitaria nazionale che ha per protagonista la pecora, per dire no ai maglioni invernali in lana.

Insomma, per restare in tema di abbigliamento, possiamo dire che stavolta la difesa degli animali ha preso proprio una brutta piega.

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