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05 Gennaio 2018
Se vi stavate lamentando per il malfunzionamento dei vostri termosifoni, aspettate di sapere come se la passano in Usa.
Sono stati registrati finora ben 17 morti e le conseguenze sulla circolazione sono molto pesanti: oltre 27mila voli cancellati e innumerevoli abitazioni sprovviste di energia elettrica.
Queste le sconcertanti conseguenze della forte tempesta che si è guadagnata l’appellativo di “ciclone bomba”. Non senza una valida ragione, certo. Facile immaginare che si tratti di un fenomeno eccezionale per la sua violenza, che sta mettendo a dura prova le popolazioni della si è abbattuta sulla costa orientale degli Stati Uniti portando con sé un consistente carico di neve e vento (fino agli 80 chilometri orari).
Le persone costrette a fare i conti con la perturbazione sono più di 58 milioni, oltre 13 milioni di essi sono in condizioni di allerta meteo.
Il fenomeno ha colpito la costa orientale di Canada e Stati Uniti, fino a toccare tutti gli stati del New England: dal Maine al Vermont, dal Massachusetts a Rhode Island.
Pensate che in Florida non nevicava da 29 anni, e il panico è più che giustificato.
Il bilancio è preoccupante: al momento si parla di tre persone morte in Texas, per colpa delle basse temperature. Altri tre casi sono stati registrati in Carolina del Nord e 3 nella parte a Sud del Paese. Tra gente rimasta con l’auto in panne e rovinose scivolate sul ghiaccio c’è da mettersi le mani ai capelli.
Sempre che il freddo non li renda simili a spinaci surgelati.
Ormai gli incidenti stradali non si contano più e sembra che non ci sia limite al peggio, in quanto il National Weather Service (Nws) ha lanciato un avvertimento:
“La massa d’aria artica rimarrà radicata sopra i due terzi degli Stati Uniti orientali fino alla fine della settimana. Ci si aspetta temperature molto fredde e venti pericolosamente gelidi”.
Una sorta di “un uragano invernale”, con l’aggravante del possibile primato di rappresentare il più intenso degli ultimi decenni.
Andrew Cuomo, governatore dello stato di New York, ha dichiarato lo stato di emergenza, le scuole sono state chiuse e le autorità hanno invitato i cittadini prendere i mezzi pubblici anziché mettersi al volante.
“La situazione ha continuato a deteriorarsi. È quasi impossibile ripulire le strade con queste forti raffiche di vento perché non appena si libera la strada dalla neve, il vento ne riporta un quantitativo in grado di ricoprile nuovamente”, ha dichiarato Cuomo.
Se si chiama “ciclone bomba”, in sostanza, ci sarà un motivo: i meteorologi parlano di “bombogenesis”, ciò che accade un ciclone porta ad un rapido calo della pressione, nel bel mezzo della tempesta stessa.
Non solo gli esseri umani sono costretti a vivere nel disagio: al largo di Cape Cod, in Masachusetts, il freddo polare ha causato persino il decesso degli squali per congelamento.
E le temperature? Ovviamente sono glaciali, nulla a che vedere con quelle che siamo abituati ad affrontare: nei prossimi giorni potrebbero ulteriormente abbassarsi fino ai 20 gradi sotto lo zero. Munitevi di sciarpa, cappello e guanti e pensate che c’è chi sta molto peggio di voi.
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