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Padre scopre su Facebook che il figlio non è suo

Una frase maligna insinua un dubbio nell’uomo che, dopo aver richiesto il test del Dna, scopre di non essere il padre del suo bambino

Padre scopre su Facebook che il figlio non è suo

13 Febbraio 2018

E se vi dicessero che vostro figlio non è in realtà vostro figlio?

E se all’improvviso qualcuno vi insidiasse un terribile dubbio che si fa strada dentro di voi come un tarlo?

È quello che è successo a un uomo di 30 anni di Pesaro.

Su Facebook un conoscente gli ha scritto un commento maligno: «...guarda che tuo figlio non ti somiglia». Una frase infelice che potrebbe essere ignorata ma così non è andata. L’uomo è rimasto colpito da quella frecciatina e non è riuscito a scacciarsela dalla testa. Ha voluto andare fino in fondo e, purtroppo per lui, il finale è stato il peggiore dei suoi incubi.

Ha deciso di sottoporre il figlio all’esame del DNA, contro il parere della madre.

Qualcuno potrebbe parlare della famosa “coda di paglia” da parte della donna e avrebbe ragione.

Dal test infatti è emerso che l’uomo non era il padre del bambino.

Messa alle strette e schiacciata dall’evidenza scientifica, la donna ha dovuto ammettere che in effetti aveva avuto un rapporto sporadico con un altro uomo al momento del concepimento del bambino.

E indovinate un po’ con chi…

Ma ovvio che sì. Proprio il maligno che aveva scritto su Facebook «tuo figlio non ti somiglia».

Neanche in una puntata di Beautiful si è mai visto una situazione simile!

Segue il disconoscimento della paternità davanti al Tribunale di Pesaro e l’uscita di casa dell’uomo.

Ora sta al padre biologico, il simpaticone di Facebook, decidere se riconoscere o meno il figlio.

L’avvocatessa Valeria Bertuccioli che ha seguito tutto il caso ha dichiarato:

«Tutto questo è emblematico dei disastri che possono essere provocati da Facebook o dai social in generale. Che sono una grande risorsa comunicativa se non usati come clava».

Facebook o non Facebook, il nostro pensiero va al povero bambino che dalla sera alla mattina non ha più visto l’uomo che chiamava papà.

I grandi facciano quello che vogliono. Il loro compito però sarebbe quello di tutelare i propri figli.

Veri o presunti tali.

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