Loading

tutto news

Serena Williams si confessa: «Dopo aver rischiato la vita, vivo nella paura»

L’ex campionessa del mondo aveva rischiato di morire subito dopo il parto della sua primogenita e il trauma affrontato la perseguita ancora

Che voi siate appassionati di tennis o meno, Serena Williams la dovete conoscere per forza.

Serena è una leggenda. È una pantera sul campo da tennis.

Ex numero uno al mondo ha inaugurato un nuovo modo di giocare ed è un mito nello sport.

Da un anno però “The Queen” (questo il suo soprannome) è diventata mamma della piccola Alexis Olympia. E il momento del parto, già delicato di per sé, è stato anche molto pericoloso per la campionessa.

La Williams aveva infatti rischiato di morire subito dopo il parto a causa di alcuni coaguli nei polmoni.

Recentemente alla Cnn ha confessato le sue preoccupazioni dopo il dramma:

«Ho subito un taglio cesareo d'urgenza a causa del crollo della mia frequenza cardiaca. L'intervento è andato bene, ma quello che è seguito solo 24 ore dopo il parto è stato terribile».

Oggi la tennista sta bene ma fatica a superare il trauma che l’ha lasciata profondamente scossa. La sua paura più grande è che quello che ha passato possa ricapitarle.

«Dopo aver rischiato la vita, vivo nella paura».

Al tempo stesso la Williams riconosce di essere stata molto fortunata:

«Quando finalmente sono tornata a casa dalla mia famiglia ho dovuto trascorrere le prime sei settimane di maternità a letto. Adesso, nonostante le ansie, riconosco di essere stata molto fortunata. Ho una splendida bambina e punto a tornare in campo per vincere».

E ha parole di riconoscenza anche per il personale medico che le è stato vicino in uno dei momenti più drammatici della sua vita:

«Ringrazio sempre il personale dell'ospedale, se non fosse stato per le loro cure tempestive, oggi non sarei qui».

Ora il suo obiettivo è tornare in campo da vincitrice.

E noi non vediamo l’ora di vederla trionfare di nuovo.

Forza, Queen Serena! Noi facciamo il tifo per te!

This page might use cookies if your analytics vendor requires them.