Canna-gate a L'Isola dei Famosi: è uscito il comunicato ufficiale della produzione

Triste da dire ma per ora la parola chiave di questo 2018 è “canna-gate”.

Molto molto triste eppure non si parla d’altro.

Da quando Eva Henger ha accusato Francesco Monte di aver portato droga ne L’Isola dei Famosi è tutto un accusarsi reciprocamente: “bugiarda!”, “drogato!”, “spiona!”, “sono innocente!”.

L’ex tronista aveva da subito preso le distanze dalle affermazioni della Henger ma la situazione ha continuato a gonfiarsi sempre più.

Sarà vero? Sarà falso?

Finalmente siamo arrivati a un punto di svolta.

Magnolia, la società di produzione de L’Isola dei Famosi, ha diffuso un comunicato ufficiale (mica voci di corridoio…) circa il caso Monte-Henger. Per la prima volta, dopo aver fatto tutte le indagini, esprime la sua opinione in merito al “canna-gate”.

Nel comunicato si legge:

«Abbiamo appreso da organi di informazione che alcuni partecipanti, una volta rientrati in Italia, avrebbero dato credito alle dichiarazioni della signora Eva Henger riportate nelle scorse settimane dai media, secondo le quali, prima dell’inizio del gioco, uno dei partecipanti si sarebbe procurato e avrebbe fumato "spinelli"».

E aggiunge:

«La produzione ha esaminato il materiale video e ha sentito il personale presente in Honduras e non è emersa alcuna evidenza che siano state consumate droghe e, a maggior ragione, che il personale avesse conoscenza di una simile circostanza, che, per inciso, è indipendente dal programma e ininfluente sul meccanismo del gioco».

Quindi non ci sono prove che il tronista abbia fumato.

Infine la società di produzione dichiara di intervenire in caso di dichiarazioni in grado di nuocerle:

«La produzione si riserva ogni ulteriore accertamento e tutelerà le proprie ragioni in caso di dichiarazioni che risultino lesive di Magnolia o che determinino discredito sull’operato del personale della produzione e sul programma».

Meglio dirlo a bassa voce però forse siamo davvero arrivati alla fine di questa storia lunghissima.

Incrociando le dita non dovremo parlare di “canna-gate” mai più!