tutto news
01 Marzo 2018
Ci sono persone che amano tanto la propria auto.
Nessuno la deve toccare, tantomeno guidare al posto loro. La domenica si mettono lì buoni buoni e la puliscono con cura come fosse un oggetto preziosissimo da maneggiare con grande attenzione.
E poi ci sono persone che amano la propria auto in modo maniacale.
E se qualcuno osa anche solo sfiorare la loro amata danno in escandescenze.
Un po’ come è accaduto a Roma nel 2013.
Un uomo era seduto alla guida della sua adorata Porsche lungo le vie dell’Eur a Roma.
All’improvviso gli si è avvicinato un lavavetri armato degli strumenti del mestiere: spazzola, acqua e sapone.
Cosa voleva? Pulirgli i vetri della Porsche, ovvio.
Ecco, il guidatore non ha preso affatto bene questa iniziativa.
È sceso dall’auto e ha minacciato il lavavetri stringendo in pugno… un’ascia.
Proprio così. Un’ascia lunga ben 30 cm.
Quando si dice minacciare…
Il lavavetri, dopo aver superato lo shock, ha chiamato il 112 denunciando l’accaduto.
Ora il guidatore della Porsche è sotto processo con una duplice accusa.
Come riporta Il Messaggero, l’uomo avrebbe «mostrato un'ascia minacciando un danno ingiusto a una persona intenta a lavare il parabrezza del suddetto veicolo».
Inoltre gli agenti hanno ritrovato sull’auto anche la famosa ascia di 30 cm e quindi l’uomo ha anche violato la normativa sul "porto di armi o oggetti atti ad offendere".
Incredibile a dirsi ma c’è gente disposta a difendere la propria auto con le armi.
Che poi un dubbio sorge spontaneo: che cosa ci faceva con un’ascia in macchina?