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Un ristorante non trova camerieri perché nessuno vuole lavorare il weekend

Il titolare di un locale ha dichiarato di non riuscire a trovare personale che accetti di lavorare su turni sia mattutini che serali

Pensavate che le difficoltà nel mondo del lavoro fossero unicamente a carico di chi cerca occupazione?

Bene, ora dovrete ricredervi. Almeno in base a quello che racconta un imprenditore,  Silvio Beretta, alla ricerca di dipendenti per il proprio ristorante Paper Moon Giardino, a Milano.

Si tratta di una prossima apertura ma la ricerca di candidati a questa posizione lavorativa si sta rivelando più ardua del previsto.

Beretta cerca da mesi di assumere personale con suo fratello Paolo e altri soci, ma lo staff non è ancora al completo: mancano almeno 15 postazioni.

Il titolare spiega le motivazioni, con queste parole rilasciate a “Il Giornale”:

“A lasciarci stupiti non è stata l'eventuale e legittima richiesta degli interessati di poter contrattare la proposta economica, ma la tendenza di un grande numero di loro a cercare impieghi adattabili alle loro esigenze personali e di vita: week end liberi, no "orario spezzato” e tanto meno notturno”.

Quali sono le richieste del datore di lavoro? Non così impossibili, in sostanza, e nulla di nuovo per chi lavora nel campo della ristorazione: oltre agli orari di apertura del ristorante, c’è un breve stacco fra mattina e pomeriggio, ed è richiesto anche il lavoro serale, nei week end e nei festivi, con apposite turnazioni.

"Proponiamo, in tutta trasparenza, i contratti nazionali di categoria".

Il ristorante ha dovuto contattare un'agenzia di selezione del personale, ma al momento i risultati sono poco incoraggianti:

“A volte mancava l'idea stessa della tipologia di impiego proposto che, inevitabilmente, necessita della disponibilità a lavorare quando le altre persone vanno fuori a cena”.

Beretta parla di candidati non idonei e demotivati, privi di senso di responsabilità verso i propri datori di lavoro tanto da non presentarsi ai colloqui senza un minimo preavviso.

Insomma, pare che l’offerta del ristoratore non sia abbastanza allettante da far gola agli aspiranti camerieri. Ma siamo certi che la ricetta giusta per il successo sia sempre quella di perseverare.

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