Francia: creato testo unico che riunisce tutte le leggi sugli animali
Il fine era quello di riunire tutta la legislazione esistente in un unico codice per tutelare gli animali che sono “esseri viventi dotati di sensibilità”
30 Marzo 2018
Un altro piccolo grande passo nella storia degli animali.
Per la prima volta in Europa, in Franciahanno riunito in un unico testo tutte le leggi esistenti sugli animali.
Il 22 marzo è stato infatti redatto un documento di oltre mille pagine che raccoglie tutta la legislazione esistente sugli animali. Il testo delle edizioni LexisNexis è stato realizzato da un team di specialisti del diritto animale e dalla Fondation 30million d’amis. La fondazione è stata creata da Jean-Pierre Hutin nel 1995 e da allora si impegna a combattere tutte le forme di sofferenza animale.
Il fine è quindi nobilissimo: tutelare gli animali e proteggerli quanto più e possibile con leggi pensate apposta per il loro benessere e la loro tutela. Il codice non ha creato una nuova legislazione ma ha solamente riunito e consolidato quella esistente. In questo modo il testo può essere uno strumento utilissimo per chi si occupa di tutelare il benessere animale.
Jean-Pierre Marguénaud, professore dell'Università di Limoges, che ha diretto il lavoro con Jacques Leroy dell’Università di Orleans ha dichiarato a Le Monde:
«Sono state messe insieme, in un unico documento, tutte le leggi - decreti, regolamenti e direttive - derivanti da sette codici ufficiali (civile, penale, ambientale, etc...), e le decisioni di giurisprudenza più significative che riguardano gli animali domestici, il bestiame o le specie selvagge».
Reha Hutin, presidente della Fondation 30million d’amis ha spiegato a Le Figaro che questo nuovo testo è una sorta di inventario destinato soprattutto a insegnanti, veterinari, magistrati e avvocati che:
«dà la possibilità di avere una visione generale della tematica» e «che dietro non ha nessuna lobby. Forse gli animali non avranno gli stessi diritti degli umani, ma potrebbero almeno godere di una protezione speciale. Come quelli selvatici che, se non appartengono a una specie protetta, possono essere uccisi senza che i colpevoli siano perseguiti».
Il testo affronta il tema caldissimo della “personalità giuridica”degli animali domestici. Non devono più essere considerati come «beni mobili» (come li definiva il Codice Civile) ma «esseri viventi dotati di sensibilità» come già riconosciuto a gennaio dal Parlamento francese. Gli animali sono «creature» in grado di provare emozioni e affetto e come tali andrebbero trattati.
Anche il Parlamento di Madrid e ha cancellato la definizione delle «mascotas», gli animali domestici, come beni mobili.
In base a quanto affermato nel testo, gli animali non devono essere sottoposti a sperimentazioni. Inoltre si fa riferimento all'articolo 521-1 del Codice Penale. Articolo che in Francia punisce con due anni di reclusione e una multa di 30mila euro la lesione corporale e gli atti di crudeltà commessi contro animali domestici o in cattività.
Jean-Pierre Marguénaud conclude affermando che sarebbe bello che in futuro sempre più associazioni si dessero da fare per «rappresentare gli animali, aumentando l'efficacia della loro protezione». L’ideale sarebbe iniziare a sensibilizzare anche nelle scuole.
Perché l’educazione nei confronti degli animali deve iniziare da bambini.
Perché l’educazione nei confronti degli animali è l’educazione alla vita.