Pamela Anderson: “Posare per Playboy mi ha salvato la vita”
L’attrice 50enne ha subito molti abusi e violenze fin da quando era solo una bambina. In un’intervista ha raccontato quanto la rivista di Hugh Hefner l’abbia aiutata ad andare avanti
04 Aprile 2018
Playboy può aiutare a tirarci fuori da una situazione difficile e a superare un passato che ci perseguita?
A sentire Pamela Anderson è proprio così. L’attrice 50enne è forse una delle playmate e delle conigliette più famose di sempre.
In una recente intervista a “Us Weekly” la Anderson ha spiegato quanto sia stato importante per lei l’incontro con la rivista fondata da Hugh Hefner. Spiega addirittura che Playboy le ha salvato la vita.
«Ero dolorosamente timida come una bambina. Da piccola ero stata molestata da una babysitter e i primi rapporti con gli uomini non erano stati consensuali. 'Playboy' mi ha dato la forza, mi ha salvato la vita».
È dal 2014 che l’attrice ha trovato il coraggio di parlare dei traumi che hanno segnato la sua infanzia e la sua adolescenza. La Anderson subì molestie da parte della babysitter dai 4 agli 8 anni, a 12 fu violentata da un 25enne e più avanti subì una violenza di gruppo da parte del fidanzato e di altri sei uomini.
È stato anche grazie a Playboy se Pamela è riuscita ad andare avanti.
La sua carriera da coniglietta iniziò nel 1989 quando posò per la sua prima copertina. Un anno dopo fu incoronata “Playmate del mese”.
La Anderson ha spiegato:
«Mi sentivo veramente in trappola nel mio profondo e avevo bisogno di liberarmi. Posare per 'Playboy' è stata una liberazione e mi ha dato modo di incontrare artisti, attivista e gentiluomini».