Scoperto da dove viene il suono dello scrocchio delle dita
I ricercatori del Politecnico di Losanna, grazie a un modello matematico, sono riusciti a spiegare il fenomeno e il suono inconfondibile che accompagna lo scrocchio
04 Aprile 2018
Chi di voi fa scrocchiare le dita?
Solitamente ci si divide in maniera più o meno equa. C’è chi è impressionato dal suono e dall’atto in sé. Ci sono anche quelli che lo usano come antistress e che anzi ne traggono beneficio e sollievo. Voi in quale categoria rientrate? Di sicuro anche se non lo fate voi direttamente vi sarà capitato di sentire qualcuno al vostro fianco che scrocchia le dita. Come? Schiacciando le nocche tra le dita e le ossa della mano si produce un suono inconfondibile che conosciamo di sicuro tutti.
Sapreste dire che cosa provoca quel suono?
Chandran Suja e Abdul Bakarat, ricercatori del Politecnico di Losanna, hanno spiegato il fenomeno grazie ad un modello matematico e lo hanno riportato sulla rivista Scientific Reports.
Combinando una rappresentazione geometrica dell’articolazione con una serie di equazioni hanno tentato di similare lo scrocchio e il suo suono. Hanno così osservato che le variazioni di pressione nel fluido dell’articolazione (prodotte dal suo movimento quando è schiacciata) fanno scoppiare microscopiche bolle presenti nel fluido. La pressione generata dalla scoppio delle bolle genera a sua volta delle onde acustiche che possono essere previste matematicamente e misurate.
Questa teoria era già stata formulata nel 1971 ma fu poi smentita 40 anni dopo. Nuovi esperimenti sembravano aver dimostrato che, anche dopo lo scrocchio, le bolle continuavano a rimanere nel fluido.
Ora siamo arrivati a un compromesso.
Il nuovo modello matematico utilizzato dai ricercatori di Losanna mostra che è sufficiente che scoppi una parte delle bolle per produrre il suono.
La prossima volta che sentirete l’inconfondibile suono dello scrocchio delle dita potrete spiegare a tutti a cos’è dovuto!