Primo Maggio, i negozi restano aperti e scoppia la rivolta
Molti negozi hanno annunciato che resteranno aperti durante la Festa del Lavoro. E i sindacati non hanno gradito questa decisione
30 Aprile 2018
La Festa della Lavoro si avvicina.
E subito scoppia la polemica. La ragione? Molti punti vendita hanno deciso di rimanere aperti anche il Primo maggio.
I negozi interessati, per lo più grandi catene di distribuzione (soprattutto supermercati), hanno annunciato sui loro siti che resteranno aperti durante le giornate di festa. Questa decisione non è piaciuta per nulla ai sindacati che hanno cercato di osteggiarla il più possibile.
Per cercare di dissuadere le grandi catene di distribuzione, alcuni sindacati della Lombardia (Filcams, Fisascat e Uiltucs) hanno lanciato una campagna dal nome quanto mai emblematico: “Ma ti serve proprio oggi?”. In questo modo cercano di convincere i negozi a rispettare la tradizionale giornata di festa e quindi di chiusura.
Come si legge su today.it, in una nota i sindacati hanno scritto:
«Continuiamo a batterci per una seria regolamentazione delle aperture degli esercizi commerciali e a rivendicare il diritto delle lavoratrici e lavoratori del commercio di poter condividere e trascorrere con i propri cari e le proprie famiglie alcune giornate dell’anno. Ancora una volta siamo costretti a ribadire che né la legge, né il contratto collettivo nazionale di lavoro prevedono l’obbligo della prestazione lavorativa in occasione delle festività, invitiamo pertanto le lavoratrici e i lavoratori a godere del 25 aprile Festa della Liberazione, del 1 maggio Festa del Lavoro e delle lavoratrici e dei lavoratori e del 2 giugno, Festa della Repubblica».
La nota ha concluso affermando:
«Inoltre, in considerazione del fatto che alcune imprese, soprattutto della Grande Distribuzione, hanno fatto sottoscrivere ai dipendenti nella lettera di assunzione, in modo del tutto illegittimo, l’obbligo del lavoro festivo, invitiamo questi ultimi, in caso di pressioni o forzature da parte dell’azienda, a rivolgersi ai propri rappresentanti sindacali oppure alle sedi sindacali territoriali di Filcams, Fisascat, Uiltucs».
Anche il sindaco di Milano, Beppe Sala ha voluto dire la sua sull’argomento, affermando:
«Con questo, credo che il 25 sia una giornata importante e io personalmente sarò molto impegnato e vorrò partecipare a quanti più eventi possibili. Non trovo però sbagliato che i negozi rimangano aperti».
In modo contrario la pensava invece l’ex sindaco Giuliano Pisapia che al tempo aveva dichiarato:
«Ci sono feste che tutti hanno il diritto di celebrare e oltre a quelle religiose ci sono quelle civili, tra cui la Festa della Liberazione e il Primo Maggio che devono essere celebrate con la partecipazione ad eventi e manifestazioni. Questo contrasta con l'apertura dei negozi».