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24 Aprile 2018
Chiara Appendino, sindaco di Torino, ha mantenuto la sua promessa. Si tratta del primo caso in cui un bambino nato da procreazione assistita viene iscritto nel registro delle nascite.
Il bimbo in questione si chiama Niccolò Pietro ed è nato da procreazione assistita, figlio di Chiara Foglietta e Micaela Ghisleni. Parliamo del primo caso in Italia: per la prima volta nel nostro Paese vengono riconosciuti pari diritti a un bambino nato da coppia gay senza chiedere l’intervento di un Tribunale.
“Abbiamo contribuito a scrivere un pezzo di storia”, ha dichiarato Appendino.
“È una di quelle giornate per cui vale davvero la pena ogni goccia di energia spesa per fare politica”.
Anche l’assessore comunale alla Famiglia, Marco Giusta, si è detto molto soddisfatto per questo traguardo: “L’atto di metter mano al registro delle nascite da parte della sindaca è stato un gesto di libertà e gioia. Finalmente ai loro figli è stato riconosciuto il diritto ad avere una famiglia”.
Il 20 aprile era arrivato l’annuncio da parte della sindaca, la quale aveva dichiarato che il Comune di Torino fosse pronto alla svolta. Un modo di trovare una soluzione agli ostacoli della burocrazia e “dare pieno riconoscimento alle famiglie di mamme e di papà con le loro bambine e i loro bambini”.
Chiara Foglietta, una delle due mamme, ha commentato:
“Questo è il primo bambino nato in Italia da due mamme a poter risultare fin dalla nascita come figlio di due madri. Dobbiamo ringraziare la sindaca Appendino e tutti quelli che in questi anni hanno combattuto per il riconoscimento di diritti che dovrebbero valere per tutti”. E insieme alla coppia hanno gioito anche altri due papà e due mamme, i cui bambini erano nati all’estero.