Trovato negli abissi il tesoro di un galeone spagnolo: vale 17 miliardi di dollari
Il galeone San Josè era affondato 310 anni fa al largo della Colombia. Ma a chi appartiene il suo ricchissimo tesoro?
(Credits photo: facebook.com/tgcom24/)
25 Maggio 2018
Se siete appassionati di storie di pirati, galeoni e tesori nascosti, questa storia è proprio quella che fa per voi.
Qui c’è proprio tutto ciò che serve per scrivere una storia di avventura.
La storia comincia 310 anni fa, al largo della Colombia. L’8 giugno 1708 il galeone San Josè affondò al largo del porto di Cartagena a causa dei cannoni dell’ammiraglio inglese Charles Wagner. La nave colò a picco trascinando con sé negli abissi i 600 uomini dell’equipaggio e il prezioso carico che aveva a bordo.
Di recente il galeone spagnolo è stato ritrovato e con lui il suo tesoro che consiste in oro, argento e smeraldo per un valore che potrebbe aggirarsi intorno ai 17 miliardi di dollari.
Il mistero si infittisce perché già tre anni fa il relitto della nave era già stato avvistato. Eppure il luogo del ritrovamento era rimasto segreto. Ora invece la Woods Hole Oceanographic Insitution, un'istituzione privata di ricerca, è riuscita a individuarlo grazie a un robot sottomarino chiamato Remus 6000.
Jeff Kaeli, uno degli ingegneri che hanno ideato il Remus 6000, ha raccontato a Cbs News il momento emozionante in cui il robot ha individuato il galeone:
«In quel momento, probabilmente, ero l’unica persona al mondo che sapeva che il relitto era stato ritrovato».
Ma ora il tesoro da 17 miliardi di dollari a chi andrà? Eh già, perché se fino ad adesso sembrava di stare all’interno di “Ventimila leghe sotto i mari” ora la questione si fa più spinosa.
Coloro che “reclamano” il bottino sono tre contendenti: Colombia, UNESCO e Spagna.
In base a quanto riportato dal Corriere della Sera, il presidente colombiano Manuel Santos ha ricevuto in dono tre anni una mappa, che indicava dov'era affondato il galeone spagnolo. Quindi ora si appella a una legge del 2013 che gli permetterebbe di utilizzare il tesoro (anche a scopo di lucro). L’UNESCO però non è d’accordo e vorrebbe preservare il galeone appellandosi alla Convenzione sul patrimonio culturale subacqueo del 2001. Ultima viene la Spagna: non dimentichiamo che il galeone era spagnolo. Quindi anche lei potrebbe reclamare quel ricco bottino.
Solitamente si dice: “Tra i due litiganti il terzo gode”. Ma se i litiganti sono tre come si fa?