tutto news
20 Giugno 2018
Quante foto restano sepolte nei meandri dell’archivio fotografico dei nostri smartphone? Facebook non è d’accordo. Il colosso dei social network, infatti, aspira ad una sempre maggiore condivisione da parte dei propri utenti. E se le foto scattate nei vari momenti della giornata vengono considerate inappropriate dai diretti interessati, per colpa di una posa sbagliata, ecco che interviene per migliorarle.
Come? Se siete tra quelli che hanno bisogno di un paio di occhiali da sole sempre a portata di mano, perché vengono immortalati sistematicamente con gli occhi chiusi negli scatti memorabili, c’è la nuova funzionalità Facebook che vi viene incontro.
In realtà per ora si tratta di un esperimento firmato da una coppia di ingegneri di Menlo Park: un nuovo meccanismo che sfrutta le potenzialità del machine learning per ritoccare gli occhi chiusi dei soggetti immortalati. È ancora una volta l’intelligenza artificiale a risolvere i nostri problemi. Numerosi sono già gli strumenti per ritoccare le foto “venute male”, come Adobe o Pixelmator. Tuttavia, in un mondo che ruota sempre più attorno alle immagini, le soluzioni per avere degli scatti perfetti da postare non sono mai abbastanza.
La generative adversarial network o Gan, ideata da Facebook, sembra una soluzione davvero innovativa. Non priva, però, di luci e ombre: l’editor fotografico dovrà ‘studiare’ il nostro viso, accedendo a tutto il nostro bagaglio fotografico, per correggere il difetto (letteralmente) in un batter d’occhio.