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Primo pedofilo castrato chimicamente: succede in Kazakistan

La pena subita da questo condannato è costituita da una cura ormonale che inibisce temporaneamente gli istinti sessuali

Primo pedofilo castrato chimicamente in Kazakistan

iniezione

27 Settembre 2018

La legge in Kazakistan sta introducendo pene più severe per i pedofili. Proprio qui un uomo macchiatosi di questo crimine subirà la castrazione chimica. Si tratta di un trattamento ormonale che inibisce temporaneamente gli istinti sessuali. Nursultan Nazarbayev, presidente del Paese, ha deciso di investire migliaia e migliaia di euro per finanziare questa pratica, riservata al momento solo agli uomini riconosciuti colpevoli di crimini sessuali su minori. Al momento il governo ha acquistato duemila dosi e, dopo quella somministrata all'uomo proveniente dalla regione del Turkestan, potrebbe toccare ad altri.

Il farmaco si assume per via sottocutanea ed è disponibile in diverse formulazioni, anche a lento rilascio. Quello più utilizzato attualmente è il Depo Provera, cioè il principio attivo del Medrossiprogesterone. L'effetto della castrazione chimica può variare da 20 giorni a tre mesi. Il dibattito sull'adozione di questa misura è molto acceso anche in Italia. Attualmente è praticata in Svezia, Finlandia, Germania, Danimarca, Norvegia, Belgio e Francia, ma viene sempre analizzata bene la circostanza e il soggetto a cui la si somministra. Tuttavia la comunità scientifica avverte che non vi è alcuna certezza che questo tipo di trattamenti possano avere effetti davvero incisivi sulla diminuzione della violenza sessuale.

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