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Umbria, ritrovato un bambino ‘vampiro’ di 1500 anni fa

Lo scheletro presenta una pietra in bocca: secondo la tradizione dei riti funebri, la pietra avrebbe dovuto impedire al morto di risorgere e di diffondere la malaria ai vivi.

Umbria, ritrovato un bambino ‘vampiro’ di 1500 anni fa

David Pickel/Stanford University

16 Ottobre 2018

Alcuni scienziati dell’Università dell’Arizona che dal 1987 lavorano in una zona archeologica che si trova in Umbria, a Lugnano in Teverina, hanno fatto un’incredibile scoperta: si tratta dello scheletro di un bambino ‘vampiro’ risalente a 1500 anni fa.

Le ossa sono state ritrovate nella Necropoli dei Bambini, meglio nota come Cimitero dei Bambini, risalente al V secolo e secondo gli archeologi si tratterebbe della cosiddetta “sepoltura da vampiro”: il bambino, infatti, è stato ritrovato con una pietra in bocca che, secondo alcuni antichi riti funebri, veniva posta tra i denti del morto per impedirgli di risorgere e di diffondere la malaria ai vivi. La spiegazione sarebbe plausibile: intorno alla metà del V secolo, infatti, le cronache raccontano che si diffuse una terribile epidemia di malaria che uccise molti bambini, i corpi dei quali furono sepolti nella zona di un’antica villa romana, costruita alla fine del I secolo a.C.

David Soren, l’archeologo che guida i lavori in Umbria, si è detto sorpreso dallo strano e inquietante ritrovamento e ha dichiarato di non aver mai visto nulla di simile. Questa scoperta ha fatto luce anche su un altro aspetto di rilievo storico: gli scienziati erano infatti convinti che la Necropoli dei Bambini fosse stata progettata per seppellire solo neonati, feti e bambini piccoli, anche perché erano stati ritrovati solo ossa di bimbi di non più di 3 anni di età.

Il bambino che gli abitanti della zona hanno già ribattezzato come il “vampiro di Lugnano”, invece, avrebbe avuto circa 10 anni, età che gli scienziati hanno determinato studiando lo sviluppo delle arcate dentali. Ciò vorrebbe dire che quel cimitero veniva usato anche per i grandi o che, per lo meno, è stato utilizzato in tal senso proprio in occasione dell’epidemia di malaria che colpì l’Umbria circa 1500 anni fa. Ma questa non è l'unica stranezza di questa necropoli. Accanto ad altri scheletri di bambini, infatti, in passato sono stati ritrovati anche oggetti ambigui, come corvi, ossa di rospo, ciotole di bronzo piene di cenere e resti di animali probabilmente sacrificati: si tratta di elementi associati alla stregoneria e alla magia, la cui presenza si deve probabilmente a rituali che gli uomini del tempo fecero pensando di combattere così quel male che aveva mietuto così tante vittime, ossia la malaria.

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